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Minicantieri. Le riflessioni di Caltanissetta Protagonista sul “provocatore seriale Giovanni Ruvolo”

Redazione

Minicantieri. Le riflessioni di Caltanissetta Protagonista sul “provocatore seriale Giovanni Ruvolo”

Mer, 26/07/2017 - 19:54

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La legge regionale n. 29 del 1996 ha concepito quelli che si chiamavano cantieri scuola, ora sempre più spesso definiti minicantieri di lavoro. Si tratta di lavori interamente finanziati dalla Regione Siciliana e destinati a disoccupati con grandi disagi e redditi minimi. Da oltre venti anni quindi i Comuni ricorrono a questi finanziamenti per piccoli lavori di manutenzione che coprono l’intero importo delle spese sostenute. In verità sono anche aperti alle chiese e ad altri enti ma il principio di far lavorare i cittadini maggiormente disagiati resta inalterato. Il 50 per cento delle spese sono destinati alle indennità per i lavoratori, la restante parte per i materiali, collaudi, etc.
Il “provocatore seriale” Giovanni Ruvolo con un post pubblicato su facebook in settimana è stato capace di “intestarsi” perfino l’attuazione di questi cantieri promuovendoli come una scelta intelligente da parte dell’Amministrazione che non da più contributi a pioggia ma invece premia chi lavora!!! Da mettersi le mani ai capelli. Probabilmente, considerata la sua totale impreparazione in materia di pubblica amministrazione, sconosceva questo tipo di finanziamenti e non gli è parso vero che gli uffici gli proponessero quello che normalmente fanno da circa ventuno anni. Anzi a dirla tutta questi cantieri proprio per i Comuni sono uno sforzo pazzesco di risorse sul piano organizzativo e lavorativo con dispendio di risorse umane e logistiche a fronte di lavori molto spesso di poca rilevanza. Al punto tale che molti Comuni spesso rinunciano ad attingere a questo tipo di finanziamenti. Ma cosa volete che ne sappia Ruvolo!
Ma il Nostro va oltre!!! E dice che qualora non dovessero bastare le risorse economiche destinate a questi cantieri allora sarebbe disponibile ad attingere ai cosiddetti “bonus migranti”. Bonus migranti????
No, adesso la misura è colma! Va bene provocare, va bene informare in modo subdolo i cittadini ma ricorrere all’imbroglio sistematico proprio no!
A questo punto al Principe della Democrazia Partecipata e del bilancio partecipativo, al Campione dell’accoglienza e dell’integrazione chiediamo che ci dica subito a quanto ammontano gli introiti avuti attraverso questa decisione del governo del gennaio scorso (attribuzione di bonus da 500 euro ai comuni che accolgano profughi). Ci comunichi per filo e per segno ogni euro entrato in bilancio e a quale capitolo è stato imputato. Ma soprattutto ci dica come intende spendere questi soldi. Siamo per la completa partecipazione; e allora adesso ci dica tutto: numeri, informazioni specifiche, atti, trasferimenti e ogni altra informazione che si riferisca ai bonus migranti.
E considerato che i cantieri sono finanziati al 100%, ci dica a questo punto se intende spendere questi eventuali soldi in ingresso sempre per l’accoglienza, il conforto o la valorizzazione degli ospiti, oltre a quello già previsto con altre misure, oppure se intende spendere queste somme per ogni altra finalità, così come chiaramente indicato e suggerito dal provvedimento del Governo.
Caltanissetta Protagonista

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