Salute

Depotenziamento offerta sanitaria a Gela. M5S: “La Commissione Sanità Ars ascolti il territorio”

Redazione

Depotenziamento offerta sanitaria a Gela. M5S: “La Commissione Sanità Ars ascolti il territorio”

Sab, 24/06/2017 - 16:19

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Il deputato Giancarlo Cancelleri: “Si taglino gli sprechi reali, non l’offerta sanitaria”. La consigliera comunale Virginia Farruggia: “La politica locale e regionale, usa i servizi essenziali dei cittadini come merce di scambio e consenso elettorale”.

PALERMO – “La commissione sanità dell’Ars ascolti realmente il territorio, le associazioni e gli input che arrivano dal Gelese. La politica di maggioranza ha una visione diversa dalla realtà dei fatti”. A dichiararlo è il deputato regionale M5S Giancarlo Cancelleri in merito al possibile depotenziamento dell’ospedale della città del Golfo, con conseguente flessione dell’offerta sanitaria alla quale continua la ferma opposizione del gruppo parlamentare M5S all’Ars. Cancelleri accoglie e rilancia ancora una volta a livello istituzionale il grido d’allarme dei cittadini di Gela espresso dal consiglio comunale, a quasi un anno dall’incontro tenutosi presso la struttura ospedaliera di Gela, alla Presenza della Direzione Strategica, del Presidente della VI Commissione all’ars, dell’amministrazione, dei deputati del comprensorio e di alcuni consiglieri comunali, in cui lo stesso Cancelleri invitava la politica a porre più attenzione ai territori con maggiori criticità, a causa della sperequazione messa in atto negli ultimi decenni, nulla, ancora una volta, è stato fatto. “Per l’ennesima volta – aggiunge Cancelleri – la politica vecchio stampo, dimostra una distanza abissale dal cittadino. Invece di tagliare gli sprechi della sanità, che sono tantissimi, si preferisce tagliare i servizi. E la cosa più incredibile è che Crocetta, i suoi assessori e tutto il Pd hanno festeggiato l’approvazione di questa porcata. Noi, abbiamo, da subito, bocciato all’Ars il nuovo riordino della rete ospedaliera dell’assessore Gucciardi, ritenendo oltretutto che stessero facendo un’operazione a totale danno dei siciliani, in linea con il governo centrale, portando avanti un iter confuso e poco trasparente, considerato che lo stesso è arrivato in VI Commissione, completo di tutti gli allegati, solo dopo la pubblicazione, negando, così, qualsiasi tipo di emendamento da parte dei deputati”. Per la consigliera comunale Virginia Farruggia, ci sarebbero pesanti responsabilità anche della politica locale. “E’ veramente mortificante – dice Virgina Farruggia – da portavoce dei cittadini, doversi occupare di una sanità maltrattata, bistrattata e alla fine contesa dalla politica più spicciola, che usa le necessità dei cittadini ed i servizi essenziali ed inalienabili come merce di scambio in termini di visibilità e quindi consensi elettorali. La cosa più interessante – spiega Farruggia – è vedere la presa di posizione attuale del pd gelese, che decide di fare un’audizione in VI Commissione attraverso l’Onorevole Arancio componente della stessa, escludendo, in prima battuta, la Commissione Consiliare Ambiente e Sanità, pur sapendo del loro impegno e del lavoro profuso in questi due anni. Una commissione che, in modo trasparente e al di là delle appartenenze partitiche, ha condotto una linea di condivisione e partecipazione con le associazioni che operano nel settore sanitario e che la politica continua ad ignorare,ritenendole forse un peso per i loro giochi che tendono sempre a privilegiare il privato rispetto ad un sistema sanitario pubblico, ma efficiente; una Commissione che probabilmente ha fatto più di quanto lo stesso on. Arancio, con un governo centrale e quello regionale dalla sua, abbia fatto nell’ultima legislatura e con il ruolo di componente nella commissione regionale di competenza. Il Sindaco decide di fare, invece, un’azione in solitaria, dando visibilità al suo ruolo ed accendendo sicuramente i riflettori sul tema, ma non avendo fatto abbastanza nei tavoli istituzionali dove lo stesso rappresenta la prima autorità sanitaria e quindi con potere decisionale. Spiace apprendere dai giornali che siamo stati invitati all’audizione in VI Commissione dell’Ars, dopo il passo indietro del PD, ma aldilà della forma, auspichiamo – conclude la consigliera Farruggia – che vengano ascoltate le associazioni locali impegnate a livello sanitario”. In molti si chiedono oggi il perché di questo continuo depotenziamento della sanità locale, messo in campo negli ultimi decenni, a fronte di un sito, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, dichiarato “ad elevato rischio di crisi ambientale” con delibera del Consiglio dei ministri del 30 novembre 1990; un’area così caratterizzata e per cui la politica ha negato per tutti questi anni una struttura oncologica d’eccellenza, incentivando i viaggi della speranza di centinaia di cittadini solo per evitare di quantificare un danno di proporzioni inimmaginabili, che sarebbe saltato agli occhi se tutti i malati di tumore del comprensorio si fossero potuti riversare in una struttura efficiente, ma per il quale, nella realtà, i cittadini vivono oltre il danno anche la beffa.

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