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La sentenza: 12 migranti gettati in mare, 6 condanne.

Redazione

La sentenza: 12 migranti gettati in mare, 6 condanne.

Mar, 21/02/2017 - 09:54

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La terza sezione della Corte d’assise di Palermo ha condannato a 18 anni ciascuno cinque imputati, migranti originari dell’Africa centrale, accusati di avere ucciso 12 altri passeggeri di un gommone, durante una traversata dalla Libia alla Sicilia. Una condanna e’ stata a 4 anni, otto gli assolti. La Procura aveva originariamente contestato l’aggravante dell’odio religioso, sostenendo che le vittime fossero state eliminate dai musulmani perche’ cristiane. Ma questa tesi non ha retto e i giudici hanno ritenuto che l’eliminazione fosse avvenuta – probabilmente per motivi di etnia e nazionalita’ – solo per fare spazio nell’imbarcazione stracarica, soccorsa nell’aprile 2015 dalla nave panamense Ellensborg. Accolta solo in parte la ricostruzione dei pm Renza Cescon, Claudio Camilleri e Marina Ingoglia, che avevano proposto una serie di condanne all’ergastolo. I condannati a 18 anni e a una multa di 1,2 milioni di euro sono gli ivoriani Ousmane Camara, di 21 anni, Hamed Doumbia, 23, Kabine Konate, di 31; del Mali e’ Mohamed Kantina, 26 anni, mentre Morizio Mouri, 25, e’ della Guinea Bissau. A 4 anni e’ stato condannato invece Seckou Diop, anche lui originario della Costa d’Avorio, difeso dall’avvocato Mario Caputo. Gli assolti sono gli altri ivoriani Jean Baptiste Nabie, di 20 anni, e Abubacar Keit, di 22, Aboubakar Sidibe, 28, Moustafa Toumadi, 21 anni, Moussa Kamagnate, 21 anni, Kaba Somauro, di 31, Abbas Biliti, di 21. Kante Bakadialy, di 21 anni, pure assolto, e’ senegalese. L’inchiesta della Squadra Mobile di Palermo e il successivo processo si sono basati sulle testimonianze dei sopravvissuti, alcuni dei quali connazionali delle vittime. Il processo si e’ svolto nell’aula bunker dell’Ucciardone. La vicenda risale all’aprile 2015. Quindici immigrati (uno di loro era minorenne), di religione musulmana, erano accusati di aver gettato in mare 12 persone (9 ghanesi e 3 nigeriani) di religione cristiana. La lite – secondo la ricostruzione fatta anche da alcuni sopravvissuti – sarebbe scoppiata su un barcone partito dalla Libia. A scatenare la rissa sarebbe stato il gruppo di musulmani, almeno 95, piu’ numeroso secondo i racconti raccolti dalla polizia, che avrebbe attaccato i cristiani e gettandoli in mare. Oggi la sentenza che ha fatto cadere l’aggravante dell’odio religioso. (AGI)

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