Salute

Crollo di palazzina di 3 piani a Catania: forse esplosione gas, 4 feriti e 1 morta

Redazione

Crollo di palazzina di 3 piani a Catania: forse esplosione gas, 4 feriti e 1 morta

Dom, 26/02/2017 - 08:56

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CATANIA – Un boato nella notte. Così violento e sconquassante che la gente della zona scende in strada pensando a un terremoto. Ma la deflagrazione, che ‘abbatte’ un palazzo di tre elevazioni in una zona centrale di Catania è dovuta probabilmente allo scoppio di una o più bombole di gas che fa una vittima e quattro feriti, due dei quali gravi. L’esplosione coinvolge anche due palazzine attigue che sono state fatte subito evacuare. In una scena da bombardamento aereo il piccolo stabile è letteralmente ‘aperto’: facciata, solai, pavimenti e pareti sono un cumulo altissimo di macerie ai suoi ‘piedi’. I vigili del fuoco scavano a mano e riescono ad estrarre una bambina di un anno e sua madre, che sono state portate all’ospedale Garibaldi nuovo. La piccola, un anno, è in codice rosso e c’è allarme per le sue condizioni di salute. Gli altri due feriti sarebbero in altri due ospedali, uno in codice rosso, intubato, non può parlare. A soccorrerli personale del 118, con molte ambulanze presenti. Polizia e carabinieri prestano soccorsi e nello stesso tempo avviano le prime indagini. Il Comune di Catania ha inviato sul posto propri operai e dirigenti. Spiegano che nel palazzo non c’è fornitura di gas metano e che l’esplosione sarebbe legata quindi alla deflagrazione di bombole di gas. Per loro il bilancio finale dovrebbe essere di quattro feriti e una signora deceduta, alla luce degli accertamenti sulle persone che sono residenti nella struttura. Un dato confermato anche da una donna che vi abitata, Francesca Giuffrida, 67 anni, e che si definisce “Viva per miracolo”. Seduta su dei gradini esterni di un negozio, vede le macerie della sua casa e sembra combattuta tra il dolore della tragedia e il sospiro di sollievo di non esservi coinvolta. “Ci potevo essere anch’io là sotto, magari morta – ragione con voce apparentemente serena – e invece ieri sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita”. Ovviamente conosceva “da anni tutte le persone del palazzo”. “Tutte persone – sottolinea – tranquille”. Anche lei sa della morta della persona anziana travolta dalle macerie: “certo – conferma – era la ‘signorina’: non era sposata e viveva da sola”. “Adesso basta – chiosa – non voglio dire altro: sto cercando di capire dove andrò a vivere…”.

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