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Sfiducia al sindaco, da Palazzo del Carmine gli aggiornamenti in tempo reale redatti da Radio CL1 con Alberto Sardo

Redazione

Sfiducia al sindaco, da Palazzo del Carmine gli aggiornamenti in tempo reale redatti da Radio CL1 con Alberto Sardo

Gio, 20/10/2016 - 20:02

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Al seguente link la diretta sulla pagina Facebook del Fatto Nisseno
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Con 17 favorevoli e 11 contrari la mozione di sfiducia è stata bocciata

22,05 Si sono conclusi gli interventi in consiglio comunale nella maratona iniziata alle 17,30 per discutere la mozione di sfiducia all’amministrazione Ruvolo. Con le ultime dichiarazioni di voto si va verso il voto finale

Ore 21,49 Interviene per il PD Angelo Scalia

“Lei, sindaco, si è sobbarcato una situazione amministrativa che era allo sbando, l’ufficio tecnico senza dirigente così come la solidarietà sociale e la Polizia municipale con un livello di conflittualità tale da far pensare che forse le pistole in dotazione potessero essere utilizzate per altri fini. Il senso di responsabilità di ciascuno di noi deve far fronte comune verso una situazione logisticamente complessa che ci deve trovare partecipi nel migliorare”.

Ore 21,40 Interviene il consigliere di Forza Italia Oscar Aiello. “Abbiamo abolito la rivista del comune, poi avete tolto l’ufficio stampa umiliando una persona che lavora con professionalità, poi la diretta di Radio CL1 mezzo idoneo per far sapere a tutti cosa succede qui dentro. Abbiamo organizzato una festa a Crocetta qui dentro, dove lui con i suoi cortigiani viene a festeggiare la restituzione dei soldi del Consorzio universitario. Uno vi ruba i soldi e voi gli fate la festa perchè li restituisce ma poi soldi non ve ne dà. Vergognatevi”.

Ore 21,20 Interviene il consigliere Calogero Adornetto

“Il maggiore azionista della sua coalizione le ha riservato un trattamento con i fiocchi e mi riferisco al Pd. Prima della sfiducia avremmo dovuto discutere della mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio. Un mediatore importante è la figura del presidente del Consiglio comunale e mi sono stupito che questa mozione sia arrivata in consiglio così velocemente rispettando i tempi della normativa, mentre per la mozione di sfiducia al presidente non si è potuto fare. Quindi il Partito Democratico ha preferito dare il sindaco in pasto ai lupi difendendo la propria presidente”.

Ore 21,10 l’Intervento del consigliere Walter Tesauro (Udc – maggioranza)

“La mozione di sfiducia è veramente la soluzione dei problemi della città? Uscendo da quest’aula immaginavo di dovermi confrontare, nel momento in cui questa mozione non avrà buon esito, con gli elettori che mi hanno appoggiato. Avrei dovuto rispondere che partiamo da zero. Cosa abbiamo ottenuto attraverso una mozione di sfiducia per mandare il sindaco e tutti noi a casa? Questa mozione non doveva e non poteva arrivare in consiglio perchè si tratta di problemi di cui si poteva discutere con il sindaco. Molti hanno capito che è esistita solo una bagarre tra di noi. Il Sindaco, e ne prendo atto, ha ammesso di aver commesso errori nell’amministrare una città, che non era il suo lavoro e questo sarebbe successo anche a me e a tanti altri che non hanno esperienze di politica”.

Ore 20,48 L’Intervento del consigliere del PD, Francesco Dolce

“In questi anni non ho lesinato critiche all’amministrazione e non l’ho fatto perchè qualcuno lo suggeriva con un messaggio ma perchè sono abituato a pensare con la mia testa e perchè ritenevo che i primi due anni di amministrazione avessero la necessità di un cambio di passo. Il Partito Democratico a giugno ha chiesto una svolta al sindaco perchè ritenevamo che l’errore fosse stato quello di ascoltare poco la città e chi la rappresenta in consiglio comunale. La mozione di sfiducia, nonostante un mea culpa della maggioranza, è andata avanti. Non vorrei che noi trenta consiglieri smarrissimo l’idea e la consapevolezza che il consiglio comunale ha un ruolo fondamentale nel Comune, che sia di maggioranza o di opposizione. Il Consiglio ha dimostrato senso di responsabilità sulla refezione scolastica, sugli impianti sportivi. Ho la sensazione di un tentativo di delegittimazione poiché la critica politica anche aspra è sempre legittima, però credo che all’esterno del Palazzo, al di là della critica politica ci sia un tentativo di delegittimazione delle istituzioni. Ed esse non sono solo la Giunta ma anche il consiglio comunale. Faccio quindi un appello al sebso di reposnsabilità di ognuno di noi”.

Ore 20,14 interviene il consigliere Gianluca Bruzzaniti

“Nel suo programma tutto si dice ma poco viene realizzato. Ho sottolineato alcune parole citate quotidianamente: sinergia, partecipazione, integrazione, città inclusiva, a misura di cittadino, sburocratizzazione. Mi chiedo di queste parole cosa se n’è fatto?”

“Questo programma sarebbe stato anche da me sostenuto se solo, il sindaco per primo, fosse stato a sostegno del programma. Parlare di sinergia tra le imprese con l’Ufficio Europa, ma dov’è? Lei ha parlato di sviluppo nell’agroalimentare, ma come fa a parlarne se neanche un intervento è stato fatto? Questa amministrazione è debole con i forti, come la Cmc e forte con i deboli”.
Ore 20,00, interviene per il PD il consigliere Annalisa Petitto.

“Il Partito democratico non è abituato a fare difese d’ufficio. La difesa è un’altra ed è fiduciaria, non è scontata, in quanto attiene al programma che abbiamo scritto insieme al Polo civico e all’Udc. Il sindaco Ruvolo non è il sindaco del polo civico ma dell’Alleanza. La difesa è quella di un programma, l’Amministrazione è uno strumento, ed è un programma votato da 18 mila nisseni”.

Petitto a Petrantoni: “Questa alleanza ha tante pecche ma una cosa è certa che è una coalizione collegiale con tante teste pensanti, non siamo Ruvolo, Ruvolo, ruvolo… Qualcuno di noi ha una tradizione politica. Di lei ho stima personale ma mi sorprende che non sia compresa dal movimento che lei oggi rappresenta in aula, creato attorno a una persona e tutto ha tranne che caratteristiche innovative visto che le responsabilità del passato politico di questa città gli appartengono”.

Ore 19,55 la parola al consigliere del M5S, Giovanni Magrì

“Lei ha fatto un uso strumentale della democrazia partecipata. Non ha avuto l’accortezza di relazionare alla città sulla sua azione ed è stato richiamato dal dipartimento enti locali della regione siciliana. Ci chiediamo perchè non l’ha fatto. La nuova suadra degli assessori sta riprendendo lo stesso vizietto di quelli di prima, di non rispondere alle interrogazioni del question time”.

Ore 19,42 interviene la consigliera Oriana Mannella dell’Udc che replica a Petrantoni, ex collega di partito.

“Avevo detto di sottoscrivere la sfiducia al sindaco, ma poi mi sono uniformata alla volontà della maggioranza interna del partito, con una rappresentanza rinnovata in giunta. Abbiamo visto al comando un solo uomo e i passaggi amministrativi delle ultime settimane mi hanno lasciata perplessa. Mi auguro che questo sia stato solo un assestamento. La discussione della mozione di sfiducia è un segnale di cui tener conto, sebbene sia intempestiva, perchè la maggioranza che oggi appoggia il sindaco non può a due mesi dalla nuova giunta che auspicarsi che vi sia un cambio di rotta decisivo. Dal punto di vista politico è necessario sperare che le cose cambino in meglio, per questo tenuto conto del confronto del mio elettorato mi asterrò da qualsiasi giudizio sulla mozione di sfiducia”.

Ore 19,30 il consigliere Licata replica a La Rocca: “Atteggiamento arrogante. Lei ha parlato solo di transenne, è questo che il sindaco hanno saputo fare in questi due anni e mezzo”

Ore 19,20, riprende la seduta con l’intervento del consigliere La Rocca che stigmatizza i toni utilizzati da alcuni consiglieri, rivolto in particolare alle parole del consigliere Petrantoni.

“Cari consiglieri chiudiamo oggi questa farsa. E’ un termine che certifica il fatto che sappiamo tutti come andrà a finire. Andiamo avanti e sento di farvi una sfida: chi ci sta può sedersi domani e firmare un documento con cui impegnare l’amministrazione sulle emergenze da affrontare nell’immediato. Emergenze non certo ascrivibili a questa amministrazione”

“Caro collega Licata, anche lei non sa far politica perché è rimasto fermo e intruppato. Il consigliere Licata fa discorsi di morale prendendo appalusi, ma mi piacerebbe che esercitasse lui la coerenza mollando il gruppo consiliare di PER, lista elettorale che gli ha consentito di fre il consigliere perchè probabilmente quella fiducia che lui dice che il sindaco ha tradito, lui stesso lo ha fatto con gli altri candidati di quella lista. Sarebbe più coerente andare per lui nel gruppo misto anziché utilizzare il logo di PER”.

“Questo consiglio comunale con il regolamento della IUC approvò l’abbattimento di tasse comunali per chi investiva nel centro storico, nei limiti dele competenze del Comune. Forse, invece, le colpe che oggi vanno ascritte a qualcuno vanno cercate in scelte politiche fatte anni fa. Quando si è deciso di urbanizzare la città per il doppio di quanto la città stessa possa oggi supportare. Questo ha svuotato il Centro Storico, diventato una macchina bella ma vuota. Quindi ci dobbiamo interrogare su come attivarlo e sarebbe sturmentale pensare di farlo in due anni e mezzo”.

Ore 19,03 parla il consigliere del Polo Civico Lorenzo La Rocca, ma il pubblico protesta e la seduta viene sospesa dalla presidente Montagnino per dieci minuti

Ore 18,50 La parola al consigliere Salvatore Petrantoni di Caltanissetta Protagonista che rivolto ai consiglieri di maggioranza dice: “Siete voi Ruvolo”. “Mi ha mortificato che a marzo CL Protagonista mandò una nota dove la invitava a vedere un progetto, il progetto Strade Sicure, che non nasce dal nostro movimento. Non avrebbe dovuto neanche ringraziarci, ma lei è stato molto maleducato, perché una risposta la doveva, anche negativa”. “Il sindaco si dovrebbe vergognare, quando è venuto in una stanzetta a proporre qualcosa che forse è meglio non riferire. In quella sede ha proposto che il lunedì successivo, per l’approvazione del bando ponte sui rifiuti, voleva avere delle garanzie. Forse sui numeri?”

Ore 18,40, ancora Delpopolo

“spero siano voci sbagliate riguardo un suo ex assessore allo sport che vorrebbe andare a prendere il posto di presidente del consorzio universitario. Per favore non roviniamo anche l’Università”.

Ore 18,22, parola al consigliere Guido Del Popolo dell’opposizione. “Con le dimissioni avremmo fatto governare il sindaco da solo e noi non lo permetteremo mai. Siamo qui a votare la sfiducia al Sindaco che ha dimenticato di risolvere i problemi quotidiani della nostra città. Il sindaco ha solo parlato con il Polo Civico di incarichi e poltrone, come si discute in queste settimane del polo universitario. Il sindaco sarà ricordato per la perdita di finanziamenti pubblici”.

Ore 18,20, il consigliere Licata al Sindaco Ruvolo: “Le dimissioni sono l’atto più responsabile. Il suo apporto rispetto a un commissario quale sarebbe? nessuno, perché il commissario è persona competente cosa che lei ha dimostrato di non essere”

Ore 18,13

Il pubblico numeroso rumoreggia. La Presidente Montagnino intima di non effettuare riprese. Le riprese da parte del pubblico sono vietate.

Il tempo degli interventi è fissato a dieci minuti per ciascun consigliere. La Parola al consigliere di opposizione Salvatore Licata.

“E’ la prima mozione di sfiducia che viene presentata da quando esiste l’elezione diretta del sindaco. Questa mozione non viene presentata da una opposizione che in questi anni è stata feroce. E’ un’opposizione che ci ha provato e che ha voluto dialogare. Nonostante tutto questa opposizione si è dovuta fermare perché quando si superano i limiti della tollerabilità servono strumenti estremi”.

“Il sogno è finito, si è infranto. E’ un sogno nato morto caro Sindaco”.

“Abbiamo capito che lei non era la perosna giusta, lei si è fatto gestire dai processi politici. Lei si è fatto gestire dai fenomeni e dagli eventi. Non è stato in grado di gestirli, quello era il suo sogno, lei non ha dato nesuna visione. Per Lei diventa un cavallo di battaglia il piano ponte dei rifiuti, che diventa la tigre da cavalcare per far vedere cosa? Questa amministraizone ha gstito l’ordinario, il sogno si è infranto nei fatti, il suo sorriso si è spento”.

17,53 – La presidente Montagnino dà la parola al consigliere di forza Italia Alessandro Maira.

“Oggi la discussione sulla sfiducia sia un momento fondamentale perchè p un confronto democratico per valutare la permanenza degli equilibri di natura politico amministrativa che ritengo siano sfumati e forse, caro sindaco, questi equilibri potrebbero essere percepiti solo se Lei, invece di discutere dei problemi solo con la sua giunta e la sua maggioranza e devo darne atto solo ultimamente con l’opposizione, forse è il caso che ne discutesse con la cittadinanza. Il vero problema è che una delle migliori piazze per saggiare quanto l’azione politica della giunta sia attuale, sia sentita e percepita e partecipata, solo così potrebbe capire il reale dissenso della àcitt verso questa Amministrazione. Troppi problemi sono irrisolti e neanche avviati a risoluzione”.

“Sarebbe più onorevole che lei facesse un passo indietro”.

17,40 – Iniziata la seduta del consiglio comunale convocata per discutere la mozione di sfiducia al sindaco Giovanni Ruvolo.

17,44 Interviene il sindaco Giovanni Ruvolo in apertura di seduta.

“E’ un momento fondamentale per la nostra città. Intervengo con piacere perchè riconosco il valore istituzionale del consiglio comuanle che ha posto un argomento importante per la vita della città. Ho pagato l’inesperienza iniziale e soprattutto ho pagato la mancanza di supporto e la carenza oggettiva di dirigenti oggi quasi del tutto colmata. Difficoltà nelle procedure bloccate e spesso complesse che rendono tortuosi i tempi anche di attività semplici, nonostante la collaborazione di dirigente, funzionari e dipendenti a cui va il mio ringraziamento”

“Abbiamo cercato di portare Caltanissetta fuori dall’isolamento in cui era stata portata. Purtroppo scontiamo gli effetti di una crisi economica che attanaglia il sud in particolare. I dati della Cgia di Mestre riportano un saldo negativo rispetto alla chiusura di tante attività del piccolo commercio e artigianato tra il 15 e il 20%. Se l’andamento àsar questo si rischia tra dieci anni, come ha detto confcommercio, di non avere più negozi”.

“In questi due anni – afferma il sindaco – abbiamo cercato di realizzare sistemi territoriali come il sistema di area vasta della Sicilia centrale. Molte cose non sono state fatte o hanno subito ritardi e di questo provo dispiacere. Ma ho consapevolezza che la cosa che è mancata di più, ed è una mia responsabilità, è stato il dialogo con i consiglieri comunali, questo l’ho compreso e probabilmente questa è l’azione che ho inteso realizzare in questa nuova fase dell’azione amministrativa”.

“Se la mozione di sfiducia dovesse passare si insedierebbe un commissario regionale che due volte a setitmana dovrebbe curare meglio di me e di tutti noi i problemi strutturali di questa città. Pensiamo che questa sia la soluzione migliore? Mi impegno a rafforzare un dialogo ocn tutti. Con coloro che vogliono il bene della città, per il bene comune. Mi spiace che una parte di voi nutra sfiducia in me, ma spero di recuperare. Inoltre credo nella politica che poggia le basi sul rispetto delle differenti opinioni e sul dialogo. Vi invito a riconsiderare la sfiducia verso questa amministrazione e faccio appello alla coesione, unica strada per la nostra gente che ha pagato prezzi altissimi i deficit rispetto ad altri territori a causa di una politica litigiosa e perennemente contrapposta”

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