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Caltanissetta, picchiano connazionale con una spranga e poi lo derubano. Polizia arresta due pakistani

Redazione

Caltanissetta, picchiano connazionale con una spranga e poi lo derubano. Polizia arresta due pakistani

Ven, 29/07/2016 - 08:55

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quasim ziaCALTANISSETTA – Armati di una spranga di ferro hanno picchiato selvaggiamente un loro connazionale, fino a fargli perdere i sensi, per poi rubargli 400 euro. Sono stati fermati e condotti in carcere nella notte due pakistani richiedenti asilo per rapina aggravata e lesioni. Nella notte gli agenti della sezione Volanti della polizia, coordinati dal commissario capo Alessandro D’Arrigo, hanno sottoposto a fermo due cittadini pakistani Quasim Zia, di 26 anni, e Haider Syed Haseeb, 20 anni, poiché indiziati dei delitti di rapina aggravata e lesioni personali in concorso in danno di un loro connazionale 36enne tutti richiedenti asilo politico e ospiti presso il Cara di Pian del Lago.hayder sieed Il 36enne, vittima dell’aggressione, stava percorrendo, intorno alla mezzanotte di ieri la strada che conduce verso il centro, quando ad un tratto, all’altezza del kartodromo, è stato assalito da tre individui che dopo averlo malmenato e stordito con una spranga di ferro, facendogli perdere i sensi, gli hanno rubato 400 euro in contanti e un bracciale in argento per poi darsi alla fuga. L’uomo, una volta ridestatosi dall’aggressione, ancora ferito alla testa, si è recato al centro dove è stato soccorso dai militari di vigilanza e condotto in pronto soccorso per le cure del caso. In ospedale anche una volante della polizia di stato che ha raccolto la testimonianza dell’aggredito. L’uomo, medicato con dieci giorni di prognosi per trauma craniofacciale e ferita lacero contusa, ha riferito ai poliziotti di aver riconosciuto due dei tre aggressori, anche loro di nazionalità pakistana e ospiti del centro. A seguito dell’identificazione fotografica in questura sono stati eseguiti degli accertamenti presso l’Ufficio Immigrazione, dai quali risultava che Quasim Zia, il 19 luglio, aveva presentato istanza per uscire dal Cara, poiché gli era stata rigettata la richiesta di asilo dall’apposita commissione; Haider Syed si trova invece in attesa di decisione dell’Unità Dublino in merito alla designazione dello stato membro dell’U.E. competente alla sua presa in carico. Entrambe le posizioni degli aggressori facevano propendere dunque per un loro progetto di darsi alla fuga e abbandonare il centro. Ciò premesso, e sussistendo gravi indizi di colpevolezza, desunto dal riconoscimento dell’aggressore e il pericolo di fuga dei due pakistani, entrambi sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e su disposizione del Pubblico Ministero condotti presso il Carcere di Malaspina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Per entrambi è stato designato quale difensore d’ufficio l’avvocato Salvatore Pecoraro del Foro di Caltanissetta. Procedono le indagini al fine di identificare il terzo complice dell’aggressione.

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