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A Palermo giudice aggredito in aula dopo la sentenza per un omicidio

Redazione

A Palermo giudice aggredito in aula dopo la sentenza per un omicidio

Sab, 23/07/2016 - 16:48

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PALERMO – Il pubblico ministero palermitano Maurizio Bonaccorso è stato aggredito e colpito con un pugno al viso dai familiari di due imputati che erano stati condannati per omicidio. Subito dopo il verdetto, letto dalla corte d’assiste che processava Pietro Mazzara e Maurizio Pirotta per l’assassinio di Antonio Zito, freddato nel 2012 con un colpo alla testa, in aula è scoppiato il caos.

I parenti dei due, condannati a 30 e 27 anni, si sono scagliati contro il magistrato che aveva rappresentato l’accusa. Giudici, avvocati e familiari della parte civile sono stati costretti a barricarsi nell’aula. A riportare la calma sono stati i carabinieri in servizio in tribunale. Zito fu ucciso, probabilmente nell’ambito di una guerra tra bande che spacciavano la droga, e il suo corpo fu bruciato.

E non mancano le dure reazioni a quanto accaduto. Sulla vicenda “la Giunta distrettuale dell’Anm di Palermo manifesta piena solidarietà al collega Maurizio Bonaccorso, vittima di una ignobile aggressione posta in essere, immediatamente fuori dall’aula di udienza della Corte di Assise, da un familiare di uno dei due imputati pochi minuti prima condannati per omicidio, all’esito di un processo nel quale il collega aveva svolto le funzioni di pubblico ministero”.

“In attesa di conoscere in modo più dettagliato la dinamica dell’accaduto – prosegue la nota – resta il fatto che la presenza di quindici carabinieri, nel contempo impegnati anche a frapporsi tra i familiari degli imputati e le parti offese, non è stata sufficiente ad impedire la vigliacca aggressione, cui si è aggiunta la altrettanto grave necessità per l’intero collegio giudicante di rimanere a lungo chiuso nella camera di consiglio dopo la lettura del dispositivo ed a lasciare l’ufficio sotto scorta”.

(Fonte Gds.it)

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