Salute

Ruvolo rompe il silenzio: “No dimissioni”. Lancia monito ai partiti: “Non mi piegherò”

Redazione

Ruvolo rompe il silenzio: “No dimissioni”. Lancia monito ai partiti: “Non mi piegherò”

Ven, 23/10/2015 - 20:16

Condividi su:

ruvolo redazioneCALTANISSETTA – Ha rotto il silenzio il sindaco Giovanni Ruvolo. Dopo l’indiscrezione filtrata da Palazzo del Carmine e da noi resa pubblica sulle sue possibili dimissioni, il primo cittadino con il mezzo di comunicazione a cui è più affezionato, il post su facebook, ha smentito le dimissioni, pur palesando una grossa “sofferenza” e senza tacere l’evidente distacco dal consiglio comunale. Il silenzio intercorso ed il lungo margine di tempo tra il rumors delle sue dimissioni e il suo scritto, è segno evidente che Giovanni Ruvolo ha vissuto una giornata, ed in particolare, un pomeriggio complicato, denso di ragionamenti e colloqui con i suoi più fidi amici ed assessori.

Ruvolo scrive “Mi rifiuto credere, tuttavia, che la scelta di votare un documento di programmazione sia stata dettata da una sorta di regolamento di conti politico che ricondurrebbe tutti a un passato che Caltanissetta (se ne facciano una ragione tutti) si è messo irreversibilmente alle spalle”. Ormai palesi le pressioni politiche a cui è sottoposto dai partiti della maggioranza, che più o meno indirettamente condizionano la vita politica cittadina e le scelte dei consiglieri comunali, il sindaco lancia un chiaro monito: “Avviso ai naviganti: non mi piegherò, costi quel che costi, a tradire il mandato elettorale con scelte che nel merito contraddicono il programma elettorale o per difendere la poltrona o la rendita di posizione di questo o quello, fosse anche la mia”. In questo anno e mezzo di fascia tricolore mai un suo post, sul social network, era stato così lungo e poco “positivo”. 

Di seguito il post integrale.

Buonasera, sono di ritorno dalla Sardegna dove ho partecipato a un importante appuntamento scientifico del mio lavoro di ricercatore, professione che mi appassiona tantissimo e che in questi sedici mesi da sindaco ho sacrificato anteponendo gli interessi della Città di Caltanissetta. 

Ho appreso che stanotte in una convulsa riunione, il consiglio comunale ha adottato un piano triennale per le opere pubbliche del tutto diverso da quello che avevamo proposto e che pure era stato preventivamente condiviso. E’ nella piena legittimità del consiglio, ovviamente, determinarsi come meglio crede nell’ambito delle proprie prerogative. Dai toni che mi sono stati riferiti, però, mi è sembrato di cogliere una sorta di messaggio politico all’Amministrazione e al Sindaco. Mi rifiuto credere, tuttavia, che la scelta di votare un documento di programmazione sia stata dettata da una sorta di regolamento di conti politico che ricondurrebbe tutti a un passato che Caltanissetta (se ne facciano una ragione tutti) si è messo irreversibilmente alle spalle.
Il consiglio è un organo del Comune che si assume la responsabilità degli atti che compie, così come l’Amministrazione si assume le proprie: il massimo rispetto che ho per l’istituzione consiliare mi porta non confondere i due piani e chi lo fa, arrivando a conclusioni senza senso, commette un atto sleale e irresponsabile.
Per quanto mi riguarda, insieme a tanti altri (forze politiche, organizzazioni sociali e semplici cittadini) ho siglato un patto coi cittadini nisseni per avviare nell’arco di un quinquennio un cambiamento radicale che sarà irto di ostacoli, superabili solo lavorando insieme, con tenacia e determinazione nella stessa direzione che deve essere sempre il Bene Comune.
Avviso ai naviganti: non mi piegherò, costi quel che costi, a tradire il mandato elettorale con scelte che nel merito contraddicono il programma elettorale o per difendere la poltrona o la rendita di posizione di questo o quello, fosse anche la mia.
Tanti appuntamenti nelle prossime settimane ci attendono: da domani la Vara della Settimana Santa sarà esposta all’Expo a Milano. Anche per centrare quest’obiettivo abbiamo dovuto superare tanti ostacoli, alcuni dei quali veramente impensabili. Il 28 sarò a Milano per spiegare il significato della nostra Festa più grande all’Expo 2015. E lì mostreremo il volto e la storia di una Città coraggiosa e determinata, con secoli di tradizione e un grande futuro di progresso.

 

Pubblicità Elettorale