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Cuffaro a Crocetta: “Pensi alla Sicilia che affonda, non a me”

Redazione

Cuffaro a Crocetta: “Pensi alla Sicilia che affonda, non a me”

Sab, 03/10/2015 - 14:34

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imageCALTANISSETTA – “Vivere 5 anni in una cella non è stato facile ma non ho perso la ragione I siciliani, tutti, si aspettano che lei lavori per far crescere la Sicilia e mi addolora dirle che questo non sta succedendo. Si sforzi di considerare persone perbene tutti i siciliani, anche quelli che a suo tempo hanno scelto me come presidente, d’altronde sono soltanto il quadruplo di quelli che hanno scelto lei, i quali, io sono certo, sono persone perbene e in buona fede”. E’ un passaggio di una lettera dal carcere inviata dall’ex presidente della regione Totò Cuffaro, all’attuale presidente Rosario Crocetta. una risposta a distanza ad una intervista lanciati ieri da Crocetta che sul Giornale di Sicilia racconta delle confidenze ricevute da Cuffaro e ne prevede il ritorno in politica. Una risposta piccata nella quale Cuffaro si rivolge a Crocetta sempre con il lei, prendendo abbondanti distanze e precisando che non intende tornare a fare politica qualche che siano le previsioni di Crocette “Sono siciliano, amo la mia terra e l’ho servita anche se ho commesso degli errori. Mi dispiace correggerla – scrive – so che non sopporta essere contradetto, ma non tornerò in politica, è finito per sempre il mio tempo per questa politica”. Ma Cuffaro non si esime dal contestare punto su punto le analisi Crocettiane da ex poresidente “la spesa corrente è aumentata ma sono aumentate anche le entrate, le imprese hanno prodotto e pagato le tasse, le persone hanno lavorato, la Regione ha riscosso, il bilancio non ha fatto eccessivi buchi. Nel 2001 il tasso di occupazione era del 41% oggi è arrivato al 37%, il tasso di disoccupazione è passato dal 24% del 2001 al 12,9% del 2007, oggi è arrivato al 25%; la disoccupazione giovanile nel 2007 era del 28,4% nel maggio 2015 è al 49,8%. E ancora: “Negli ultimi otto anni gli appalti sono diminuiti del 75%; dal 2001 al 2007 i bandi pubblici per servizi di ingegneria e architettura sono aumentati del 108%, gli investimenti pubblici nel campo della sanità del 45% e per la pubblica istruzione del 43%”. Tutte cifre ufficiali e pubbliche facili da verificare, fa notare l’ex presidente che schiaffeggia, politicamente, l’attuale governatore “Non cerco giustificazioni ne assoluzioni, sto scontando per intero la mia pena ‘politica’ oltre che quella giudiziaria, ma ho creduto opportuno farle questa breve riflessione e ricordarle qualche dato, chissà magari possa servire”. Ma nonostante la lezione di politica economica e reale nel territorio Cuffaro ribadisce di non aver intenzione di tornare alla politica attiva ”Lei dice che sa che tornerò in politica, lei è convinto di sapere sempre tutto ma stavolta non sa, anzi sa male. Se politica, come io credo, è contribuire a fare del bene, io non l’ho lasciata, mi sono impegnato a farla anche in carcere. Il 16 dicembre, finita tutta e per intero la mia pena e presomi il giusto tempo per stare con mia madre, mia moglie e i miei figli, lo rassicuro e lo tranquillizzo, ho già preso contatto e andrò in Burundi a fare il medico volontario”. “Signor presidente se quando finirà di fare il presidente volesse venire in Burundi lo accoglierò con sincero affetto”.

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