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San Cataldo. Il sindaco ha capito l’errore ed ha fatto marcia indietro sugli abbeveratoi di Roccella e Pozzillo”.

Redazione 1

San Cataldo. Il sindaco ha capito l’errore ed ha fatto marcia indietro sugli abbeveratoi di Roccella e Pozzillo”.

Gio, 27/08/2015 - 17:06

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bartolo mangioneSAN CATALDO. Il commissario cittadino di Area Popolare/ Nuovo Centro Destra, Bartolo Mangione (nella foto) è intervenuto sulla questione legata all’uso dell’acqua delle fontane – abbeveratoi di Roccella e Pozzillo. In un comunicato ha sottolineato: “abbiamo assistito all’ennesima pantomima del Sindaco Gianpiero Modaffari, stavolta in materia di taglio della spesa pubblica. L’argomento è l’uso dell’acqua delle fontane/abbeveratoi di Roccella e di Pozzillo; quando si fa un taglio alla spesa pubblica lo si fa sulla base della spesa inefficiente e superflua, sugli sprechi e sulle spese assistenzialistiche. Mai si tagliano i beni primari essenziali dei cittadini. Un buon padre di famiglia, quando è preso dai problemi di scarsità di reddito magari perché ha subito un licenziamento oppure perché  ha avuto una crisi non taglia mai la luce elettrica o l’acqua che sono beni essenziali e necessari; semmai comincia dal taglio delle spese per i vestiti firmati, della seconda o la terza macchina o del secondo o terzo telefonino”. Secondo Bartolo Mangione: “Nessun Sindaco di qualsiasi comune  ha mai tagliato l’acqua. Questo invece è accaduto in C.da Roccella a San Cataldo ad opera del nostro Sindaco. Secondo le informazioni in nostro possesso la spesa relativa alla bolletta di acqua per  le fontane storiche di Roccella e Pozzillo si aggira intorno ai 4500 euro”. Mangione ha ricordato che “Le fontane di Roccella e di Pozzillo  sono nate intorno al 1920, significa che dopo 95 anni in cui gli abitanti di queste contrade sono stati approvvigionati di acqua senza mai una interruzione nonostante la seconda guerra mondiale e le due gravissime emergenze idriche del 1980 e del 2001, sono stati privati del loro bene più essenziale”. “Negli abbeveratoi di Pozzillo e di Roccella – ha proseguito – per risparmiare circa 5000 euro l’anno quindi, il Sindaco con un provvedimento scritto è riuscito là dove nemmeno le guerre e la siccità avevano fatto. Complimenti! Forse voleva evitare che qualcuno si lavasse la macchina? Allora in questo caso bisogna prevedere multe salatissime  in modo tale da scoraggiarlo. O forse voleva punire qualcuno che va a riempire cisterne da 3000 litri di acqua al giorno? Ma anche in questo caso nessuno pensa che questo qualcuno sia privo delle condutture che gli portano l’acqua fino a casa”. “Caro Signor Sindaco – ha poi concluso Mangione – abbiamo letto che ha ritirato il provvedimento in fretta e in furia  ma sappiamo che lo ha fatto perché c’è stata una ribellione di massa di centinaia e centinaia di persone che sono diventate furiose per una decisione tanto miope quanto assurda. La verità è che dopo un anno e mezzo tutti hanno ben chiaro che il Sindaco ha poche idee e molta presunzione. Nessuna giustificazione gli può essere attribuita. La verità è che ha capito che ha fatto una grossa fesseria ed ha fatto marcia indietro”.

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