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Mussomeli,tornano dopo 72 anni i resti di un soldato morto in Libia nella seconda guerra mondiale

Redazione

Mussomeli,tornano dopo 72 anni i resti di un soldato morto in Libia nella seconda guerra mondiale

Dom, 23/11/2014 - 07:55

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Esposito Giuseppe AviereMUSSOMELI – Rientreranno nella propria terra natìa, dopo 72 anni, i resti mortali di un soldato dell’Aeronautica. Giuseppe Esposito, classe 1921, il 4 febbraio del 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale perse la vita in Libia durate un’attività logistica nel corso di un’operazione bellica. Poi, le sue spoglie mortali, furono trasferite a Bari nel Sacrario militare dei caduti d’oltremare. Ma la famiglia Esposito, e i nipoti appartenenti ai Mingoia, hanno da sempre accarezzato l’idea di potere fare tornare, nella terra che lui tanto amava, l’urna con le ceneri dello zio Giuseppe. La pratica burocratica necessaria al trasferimento ha trovato un’accelerazione su sollecitazione di una giovane pronipote dell’aviere. Ma un ruolo importante, in tutta la vicenda, è stato rivestito dal colonnello dell’esercito Calogero Schifano. Le procedure per il rientro dei resti mortali del soldato, sono state coordinate dal Ministero della Difesa e condotte dal Sacrario militare caduti d’oltremare. Per alcuni aspetti di pertinenza territoriale, come ad esempio gli indispensabili nullaosta, se ne è occupato il Comune di Mussomeli. “Le procedure sono state spinte avanti grazie alla precisa determinazione dei familiari ed in particolare di una giovane nipote– spiega il colonnello Schifano-. I congiunti insomma, hanno fatto si che le spoglie dell’aviere Giuseppe Esposito giungessero a Mussomeli, ove verranno inumate in eterno”. I resti mortali del militare scomparso in Libia nel lontano 1942, nel corso del secondo conflitto bellico mondiale,  arriveranno in città lunedì. Proprio lunedì alle 10,30, nella chiesa di San Francesco d’Assisi si terranno le esequie in onore e in omaggio alle spoglie dell’aviere. Successivamente l’urna funeraria verrà tumulata in una tomba del cimitero comunale. Non è esclusa la presenza di un picchetto d’onore. Ancora non tutti i dettagli della cerimonia sono stati definiti. Giuseppe Esposito fu una delle tante vittime in divisa della cosiddetta Campagna d’Africa, conosciuta anche come guerra nel deserto, combattuta, tra il 1940 ed il 1943, in un teatro di guerra situato nel Nordafrica: in Egitto, Libia, Tunisia e Marocco, in cui si confrontarono italiani e tedeschi da una parte e gli Alleati dall’altra.

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