Stiamo parlando di due gruppi, poliziotti e spalatori che stavano entrambi  facendo del bene. Gli uni cercando di pulire quello che la scempiaggine dell’uomo piuttosto di evitare ha favorito (ossia i disastri ambientali) e gli altri garantendo che nulla di male accadesse a coloro che spalavano e/o che gli “sciacalli” non compromettessero ulteriormente una situazione già disastrata. Si è trattato quindi di uno”scontro” verbale tra gente che ama l’Italia e che stava facendo il proprio dovere. Permettetemi di dire, scontro verbale tra galantuomini nervosi! Il problema è chiaro ed evidente: la situazione che si è venuta a creare non è stata gestita nel migliore dei modi, almeno da un punto di vista verbale. Né dai ragazzi, che sicuramente intendevano scherzare ma che non hanno ben compreso che i poliziotti, anche senza sporcarsi la divisa, stavano comunque lavorando per Genova e per gli stessi spalatori; né dai poliziotti che hanno probabilmente frainteso, o inteso a mò di sfottò, la frase un pò goliardica dei giovani. Quello che è successo dopo è la normale conseguenza. Vengono chiesti i documenti, i ragazzi si agitano, i poliziotti si preoccupano. E’ stato chiamato il Reparto Mobile (non si chiama più la Celere da qualche decennio). Ma dopo mi pare che le cose si siano sistemate, tutti sono rimasti calmi…. nessuna violenza, nessun denunciato. Questa cosa si deve chiudere qui, all’antica, in maniera saggia. Come indicano quelle persone che, nella parte finale del video diffuso su internet, dicono ai ragazzi ed ai poliziotti, e lo dicono con quel pò di cuore che resta ancora agli Italiani: “forza ragazzi, datevi la mano e chiudiamola qui“. Lasciamolo stare il video o la notizia facile, davvero, stringiamoci la mano, almeno tra gente per bene, e pensiamo a spalare via insieme il fango morale e materiale che ci circonda e ci soffoca!

 Il Dirigente Nazionale Consap

 Igor Gelarda