Salute

Caltanissetta, esperti a confronto sulle ultime frontiere della chirurgia miniinvasiva della colonna vertebrale: al Cefpas, venerdì 24 ottobre

Redazione

Caltanissetta, esperti a confronto sulle ultime frontiere della chirurgia miniinvasiva della colonna vertebrale: al Cefpas, venerdì 24 ottobre

Mer, 22/10/2014 - 13:50

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0001CALTANISSETTA – Nei paesi occidentali, le patologie della colonna vertebrale sono molto diffuse. Il mal di schiena è divenuto una delle principali cause di morbosità, assenza del lavoro e spesa sanitaria.
Colpisce dal 60 all’80% della popolazione ed è la causa più rilevante d’infermità lavorativa e di disabilità sotto i 45 anni. In Italia, sono circa 15 milioni le persone che soffrono di dolori alla colonna vertebrale, causati da malattie degenerative e da patologie legate ai traumi. Un paziente su
tre deve sospendere temporaneamente l’attività lavorativa, con conseguenti problemi economici e sociali. La lombalgia è legata, oltre che al naturale invecchiamento dell’organismo, anche allo stile di vita spesso dominato da cattive abitudini (sedentarietà, sovrappeso, stress lavorativo) che possono determinare una contrattura continua dei muscoli.
Per tale motivo, i chirurghi devono proporre, in casi selezionati, l’approccio ottimale per i pazienti con patologie della colonna, anche alla luce delle valide alternative offerte oggi dalla chirurgia mini-invasiva (MIS). Di questo si discuterà, giorno 23 (inizio ore 15,30) e giorno 24
(inizio ore 9,00) Ottobre 2014 a Caltanissetta, presso la sede del CEFPAS, via Giuseppe Mulè 1, all’interno del convegno dal titolo: “Minimally Invasive Spine Surgery: Update 2014”, organizzato dall’Unità Operativa Complessa (UOC) di Neurochirurgia dell’Ospedale “S. Elia” di Caltanissetta, diretta dal dott. Roberto Battaglia, in collaborazione con la Società Italiana di Neurochirurgia e con il CEFPAS.

Lo scopo del convegno è quello di discutere e condividere le indicazioni ai diversi trattamenti chirurgici mini-invasivi e ai nuovi materiali che vengono via via proposti dall’ingegneria biomedica.
Per persone con problemi o traumi della colonna vertebrale, anche le più semplici attività quotidiane possono causare dolore e sofferenza. Oggi, le persone con problemi di colonna per i quali è indicato l’intervento chirurgico, possono contare su una chirurgia meno invasiva, tempi più
rapidi in sala operatoria, degenza più breve, rapida riabilitazione e minor rischio d’insuccesso. La chirurgia spinale mini-invasiva viene eseguita attraverso incisioni cutanee molto piccole, attraverso le quali il chirurgo può lavorare con relativa sicurezza sulla colonna vertebrale, con un danno minimo al tessuto muscolare circostante. La procedura chirurgica provoca meno dolore postoperatorio, le cicatrici sono piccole. Pertanto, il recupero è più veloce e le conseguenze fisiche minori rispetto alla tradizionale chirurgia “a cielo aperto”. Il ricorrere ad approcci chirurgici
percutanei mini-invasivi, grazie anche all’utilizzo di dispositivi all’avanguardia, permette di far recuperare rapidamente l’assetto anatomo-funzionale della colonna vertebrale, a fronte di una riduzione sostanziale del trauma chirurgico e delle complicazioni postoperatorie.
“La chirurgia spinale, con le nuove metodiche – spiega il dott. Roberto Battaglia – è in grado di proporre un approccio che si integra con la biomeccanica della colonna vertebrale e ne conserva le capacità elastiche anche nel caso di introduzione di materiale protesico. Il decorso post
operatorio è decisamente più agevole e rapido. Il periodo di ricovero in reparto è notevolmente inferiore rispetto ad una procedura classica ed il paziente può ritornare prima alla propria vita e al proprio lavoro”.

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