Salute

Randagismo, documento del circolo “Centro Storico” PD: “Il sindaco operi in maniera più decisa”

Redazione

Randagismo, documento del circolo “Centro Storico” PD: “Il sindaco operi in maniera più decisa”

Gio, 28/08/2014 - 10:16

Condividi su:

downloadCALTANISSETTA – Il fenomeno del randagismo è stato seguito in questi anni (soprattutto negli ultimi), da tutte le parti interessate, con impegno discontinuo e con un approccio spesso superficiale.

E’ arrivata l’ora di fare una grande operazione “Verità” e che ogni attore si assuma fino in fondo le proprie responsabilità, sapendo al contempo fare sistema. Il fenomeno del randagismo si può debellare solo agendo in sinergia e con la messa in campo simultanea di diverse azioni, che esplicano i loro risultati in tempi diversi ma convergenti.

Innanzi tutto i cittadini nisseni devono sapere, senza ambiguità, che la normativa di settore prevede, in ordine cronologico: 1) la segnalazione della presenza di un cane randagio ai Vigili Urbani; 2) questi ultimi devono fare intervenire e chiamano il servizio convenzionato di cattura cani; 3) il cane riconosciuto viene prelevato e portato al canile comunale convenzionato, nel nostro caso Ri.Ca.Ra o Mimiani; 4) a questo punto deve essere inscritto all’anagrafe canina (mediante impianto di microcip) e sterilizzato, a cura di un solo Medico Veterinario dell’ASP, presso l’unico ambulatorio veterinario al momento accreditato di Contrada Bucceri, di proprietà comunale, ma gestito da volontari della LIDA e della LAV; 5) dopo il necessario periodo di degenza operatoria, se il cane viene valutato dal Distretto sanitario dell’ASP “di indole docile”, viene rilasciato, con ordinanza sindacale del Comune, nel territorio dove era stato prelevato.

E’ anche giusto far sapere che una parte (forse 100) dei cani definiti impropriamente randagi (circa 500) sono già stati registrati all’anagrafe, sterilizzati e reinseriti nel territorio. A tal proposito sarebbe auspicabile premunire questi cani di appositi segni distintivi che potrebbero facilmente indicare ai cittadini se il cane è stato oggetto di controllo o meno da parte delle autorità.

I branchi di cani definiti randagi sono in realtà per la gran parte padronali, quindi abbandonati o lasciati liberi dai proprietari irresponsabili, che non hanno magari provveduto alla registrazione anagrafica, alla sterilizzazione e che non gestiscono i loro animali. Sono quindi cani che si avvicinano all’uomo e a cui molti offrono da mangiare e/o rifugi occasionali. A tal proposito sarebbe auspicabile una collaborazione dei cittadini non solo per il momentaneo soccorso e la segnalazione di cuccioli e cani abbandonati (principale causa dell’aumento esponenziale del randagismo) ma anche un maggior senso civico nella segnalazione di cani non registrati all’anagrafe, abbandonati, portati senza guinzaglio e museruola, etc, (che si ricorda sono tutti reati perseguibili e sanzionabili).

Appare urgente rilanciare con più forza la registrazione dei cani (randagi e non) all’anagrafe canina, soprattutto con una campagna d’informazione, ma anche con il controllo e la vigilanza dei Vigili Urbani, che a dire il vero si trovano con un organico carente. A tal ultimo proposito sarebbe conveniente realizzare una convenzione tra il Comune di Caltanissetta e le Guardie zoofile delle Associazioni animaliste riconosciute, che ammontano a diverse unità, munite di apposito decreto prefettizio e con la qualifica di pubblici ufficiali. Questi operatori dovrebbero eseguire controlli a campione sul territorio e nei quartieri ed elevare anche le sanzioni ai possessori di cani sprovvisti di microcip. Infatti i cani “padronali” non iscritti all’anagrafe e non gestiti, sono il persistente e vasto serbatoio da cui derivano (attraverso abbandoni, cucciolate indesiderate, fughe, ecc.) i “randagi” che vediamo per strada.

Ci risulta che dal mese di Aprile di quest’anno non si effettuano più sterilizzazioni presso l’unico ambulatorio veterinario di Contrada Bucceri. A quanto pare i volontari della LIDA e della LAV, dopo anni di lavoro, non sono più in grado di garantire un servizio prestato gratuitamente, oneroso in termini soprattutto di tempo dedicato, spesso non riconosciuto e con diverse contrarietà messe in campo dal sempre più tortuoso iter burocratico, ma principalmente senza il raggiungimento di obiettivi minimi accettabili, con un sistema che fa acqua da tutte le parti. L reimmissioni sul territorio procedono con estrema lentezza e troppi ostacoli e questo porta al sovraffollamento dei canili comunali. Oggi quindi succede che un cane segnalato ai Vigili Urbani, viene prelevato dal servizio di cattura, portato nel canile dove viene registrato all’anagrafe, non può essere sterilizzato e quindi permane nella struttura del canile a tempo indeterminato, con una giornaliera retta che grava sulle casse comunali. A tal proposito ci sembra assolutamente importante che l’ASP preveda l’utilizzo di più Veterinari, anche in convenzione privata, per le operazioni di sterilizzazione -massicce e continue – dei cani, oltre agli interventi specifici e di pertinenza sul territorio per la prevenzione del randagismo. Inoltre sarebbe auspicabile un accordo, tra ASP, il Comune, la Ditta che gestisce i canili e le Associazioni protezionistiche o animaliste, per prevedere altri centri di sterilizzazione o ancor meglio la organizzazione a tal riguardo dei due canili locali. Questi ultimi quindi potrebbero diventare i centri dove i cani arrivano, vengono registrati, vengono sterilizzati e quindi liberati, senza molti passaggi e trafile burocratiche.

Nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Direttore Generale dell’ASP per verificare la disponibilità dell’Azienda Sanitaria a migliorare ed aumentare gli sforzi per combattere con maggiore incisività la grave problematica del randagismo in Città.

Chiediamo oggi al Sindaco Ruvolo, anche nella sua funzione di Capofila del Distretto Sanitario, di guidare con autorevolezza il Comune nell’azione di coordinamento dei diversi attori che a diverso titolo hanno competenze e responsabilità in questa materia, ma anche di mettere in campo azioni più incisive e di corretta informazione. A tal proposito sarebbe auspicabile che l’Amministrazione “Ruvolo” convochi i Sindaci del Distretto per una verifica ed un coordinamento dei diversi servizi di contrasto al randagismo e che la stessa ripristini l’ufficio comunale di tutela animale.

  Circolo “Centro Storico” –  Partito Democratico – Caltanissetta

Pubblicità Elettorale