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Disservizio idrico “esagerato”: il comune di Niscemi chiede un milione di euro a Caltaqua per danni

Redazione

Disservizio idrico “esagerato”: il comune di Niscemi chiede un milione di euro a Caltaqua per danni

Gio, 21/08/2014 - 11:44

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bidoni d'acquaNISCEMI –  Il Comune di Niscemi, uno dei centri abitati più assetati della provincia nissena, presenta il conto alla società Caltaqua. E lo fa chiedendo un risarcimento per i danni subiti, quantificato in un milione di euro. La decisione è stata adottata lunedì sera dal consiglio comunale che ha approvato all’unanimità una mozione di indirizzo presentata dal Gruppo consiliare di Italia dei Valori (consiglieri Giuseppe Rizzo e Sandro Tizza). La mozione si esprime testualmente in questi termini: «Il Consiglio Comunale approva l’atto di citazione per risarcimento dei danni alla città di Niscemi da parte della società Caltaqua di Caltanissetta e impegna l’amministrazione comunale ad adottare tutte le procedere e gli atti propedeutici al fine di chiedere un risarcimento per il danno subito dalla città, per l’importo complessivo di 1 milione di euro. Inoltre si dovranno intraprendere tutte le procedure per i disservizi e i danni causati alla comunità di Niscemi tramite la Procura della Repubblica di Gela». Le motivazioni che hanno spinto l’assemblea cittadina a un atto così eclatante nei confronti della società spagnola che gestisce il servizio idrico sono espresse in maniera dettagliata nell’atto deliberativo. In particolare si sottolineano i ripetuti mancati adempimenti contrattuali che non hanno garantito la distribuzione dell’acqua agli utenti 24 ore al giorno entro i primi sei anni dall’insediamento del gestore, e cioè entro il mese di settembre 2012. «Inoltre – viene precisato – il costo del servizio anziché diminuire è notevolmente aumentato senza peraltro che ci sia stato nessun miglioramento nell’efficienza del servizio stesso. La Società Caltaqua non ha dato applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 10-10-2008, non disponendo il rimborso del pagamento effettuato e non dovuto per i comuni senza sistema di depurazione come la nostra città». Infine, il consiglio comunale fa rilevare che gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria alla rete idrica non sono mai avvenuti in maniera tempestiva, tanto che si ha «una dispersione di acqua del 30 per cento, con grave pregiudizio per gli immobili privati che subiscono infiltrazione di acqua con la conseguenza di diffusa umidità negli edifici». (Di Salvatore Federico fonte gds.it)

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