Salute

Compiuta l’autopsia alla signorina Pina Vullo, dieci i medici indagati

Redazione

Compiuta l’autopsia alla signorina Pina Vullo, dieci i medici indagati

Dom, 27/07/2014 - 10:12

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Gesu Misericordioso 0101MUSSOMELI – Ci vorranno altri 90 giorni prima di conoscere le ragioni che hanno portato alla morte Pina Vullo, l’82enne deceduta venerdì scorso all’ospedale Longo alcune ore dopo essere stata investita davanti casa. L’altro ieri pomeriggio, all’obitorio del Sant’Elia, il medico legale catanese Giuseppe Ragazzi ha compiuto l’esame autoptico. Quasi tre ore di intervento per cercare di chiarire i contorni di una scomparsa che non sembra convincere i familiari. Con Ragazzi, erano presenti altri due medici legali: uno di parte nominato dalla famiglia Vullo, mentre i sanitari del Longo hanno scelto il dottore Nino Mamola. A conclusione dell’esame, il pm della Procura di Caltanissetta Carolina De Pasquale ha disposto il dissequestro della salma che è sta riconsegnata ai familiari. Per oggi pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria, sono previsti i funerali. Intanto l’inchiesta va avanti con l’iscrizione nel registro degli indagati di dieci medici. Per intenderci tutti coloro che a vario titolo hanno avuto a che fare con la paziente. E’ bene precisare che si tratta un atto dovuto; una formalità anche in vista dell’autopsia disposta sul corpo dell’anziana donna. Avvisi di garanzia sono stati formalizzati ai camici bianchi in servizio al Pronto soccorso, nel Laboratorio analisi e in Radiologia. Ed ancora l’inchiesta coinvolge chirurghi, ortopedici ed anestesisti. E proprio per un cavillo legato alla mancata notifica di un avviso di garanzia ad uno dei medici, l’autopsia, inizialmente prevista per mercoledì, era slittata al pomeriggio di ieri. Ora bisognerà attendere che il dottor Ragazzi depositi gli esiti del suo esame. Ha 90 giorni di tempo per farlo. Fino a quel momento l’inchiesta non dovrebbe subire accelerazioni. Per la cronaca, Giuseppina Vullo, detta Pina, venerdì mattina era stata investita in via Trieste, davanti casa, poco dopo avere innaffiato le piante che si trovano ai piedi della statua di Gesù Misericordioso. Le sue condizioni non erano apparse così gravi, tanto che i medici del Longo avevano preso in considerazione l’ipotesi di dimetterla. Poi però le condizioni di salute si sono d’un tratto aggravate, e nell’arco di poche ore, tempo il trascorrere di un pomeriggio, la donna è spirata. Sulla sua morte la Procura vuole vederci chiaro: è stata aperta un’inchiesta, sono state sequestrate le cartelle cliniche ed è stata disposta l’autopsia, i cui esiti si attendono entro la fine di ottobre.

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