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Luigi Garbato: “Investire in cultura vera”

Redazione

Luigi Garbato: “Investire in cultura vera”

Dom, 22/06/2014 - 12:27

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imageCon questa lettera mi rivolgo per la prima volta all’Amministrazione comunale guidata da Giovanni Ruvolo e all’assessore alla Cultura e alla Creatività Marina Castiglione per rendere loro partecipi degli stimoli che ho potuto cogliere partecipando la mattina del 19 giugno 2014 agli Stati Generali della Cultura che si sono tenuti a Roma. Il primo stimolo è quello lanciato da Roberto Napoletano, direttore de Il sole 24 ore, che ha proposto di valorizzare la qualità della produzione locale, basata sulla manualità artigianale e sulla forza di un territorio. Come non pensare ai prodotti agroalimentari del territorio nisseno? O ancora a quelle poche ma pregiate espressioni artigianali della nostra tradizione? Il secondo stimolo deriva dalle parole di Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma, che ha argomentato la possibilità di ripartire dalla crisi economica proprio investendo nella cultura, con l’esempio di papa Martino V che tornato a Roma dopo la cattività avignonese rimise in piedi la città dal degrado in cui l’aveva trovata con grandi investimenti culturali, architettonici e urbanistici, trasformandola nuovamente in una capitale mondiale della cultura. Sempre Emanuele ha esposto la necessità che la società civile e i privati si impegnino insieme all’amministrazione pubblica per valorizzare al meglio i beni culturali. Come non pensare dunque alla necessità di investimenti economici, non necessariamente cospicui ma efficaci, che insieme alla collaborazione dei privati cittadini rivitalizzino gli spazi culturali nisseni? Andrea Carandini, presidente del FAI, e Armando Massarenti, responsabile della “Domenica” de Il sole 24 ore, hanno ribadito l’impegno dei cittadini nella valorizzazione dei beni culturali, e da parte dell’amministrazione pubblica la necessità di attuare politiche di marketing culturale per comprendere le esigenze dei cittadini. A questo discorso si lega quanto detto dal Ministro per i beni e le attività culturali e il turismo Dario Franceschini, che ha sottolineato l’importanza del provvedimento Art Bonus, in particolare nella parte in cui è previsto un manager museale a fianco dei soprintendenti speciali. Perché dunque non creare anche a Caltanissetta un manager unico, addetto anche al marketing culturale, per tutti i luoghi civici della cultura, da Palazzo Moncada all’ex Macello, dalla Biblioteca Scarabelli al Teatro Margherita, dall’ex circolo dei Nobili all’ex rifugio antiaereo? Ogni struttura certamente deve avere una sua autonomia gestionale e un suo responsabile, ma un coordinamento generale potrebbe favorire una migliore sinergia tra loro pergarantire un’offerta culturale elevata. Sempre Franceschini ha sottolineato l’importanza dell’investimento culturale: ogni euro investito frutta 1,70 euro! Se quindi il Comune investisse in Cultura (vera!) ipotizziamo 50 mila euro le ricadute sarebbero pari a 85 mila euro! Invito l’amministrazione comunale dunque non solo a investire nella Cultura ma anche a far conoscere con appositi incontri le buone pratiche come le partnership con le fondazioni bancarie e le aziende, la membership culturale, e ancora le agevolazioni fiscali portate al 65% dal decreto Art Bonus per il mecenatismo culturale. Gli ultimi due stimoli giungono da Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese di Roma, e da Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’ANCI. La prima ha posto l’attenzione sulla necessità di una programmazione culturale che sia certa, sulla quale vedo una lacre impegno del GO! e una pronta ricezione dell’amministrazione comunale. Il secondo invece ha raccontato di come Torino da città industriale sia diventata città culturale e turistica, investendo nell’Economia della Conoscenza (Ricerca, Università, Educazione e Cultura). Certo Caltanissetta non ospiterà mai le Olimpiadi invernali, però con l’impegno di tutti e l’implementazione di alcuni strumenti già esistenti, come il Consorzio Universitario piuttosto che la Rete Culturale del Centro Sicilia, può davvero diventare una piccola capitale della cultura nel cuore della Sicilia. Certo che le mie parole troveranno comprensione negli animi sensibili del Sindaco e della sua Giunta, mi auguro che passo dopo passo questo mio sogno possa avverarsi. Per quanto mi riguarda, ovunque sarò, lavorerò sempre perché ciò avvenga.

Luigi Garbato

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