SAN CATALDO – Che le vicinissime elezioni regionali avrebbero portato scompigli e fratture in consiglio comunale e all’interno della stessa giunta era prevedibile e forse qualcosa è cominciato a “scricchiolare” proprio nel corso del consiglio comunale di lunedì sera. Sull’amministrazione guidata dal sindaco Franco Raimondi sono piovute accuse di un apparente immobilismo. E ciò non sarebbe stata una grossa novità se le critiche fossero arrivate dall’oppositore Giampiero Modaffari o dal Pdl. Il problema è che per la prima volta l’attacco è stato sferzato da uno dei più grandi sostenitori di Raimondi, vale a dire Gaetano Giannone che nel corso della seduta con toni certamente non pacati ha chiesto alla giunta: “cosa avete fatto finora? I cittadini vogliono sapere”. Il consigliere di Insieme per la Città, contattato telefonicamente ha spiegato che il suo voleva essere un modo per spronare la “squadra” guidata da Raimondi a comunicare di più con la gente mettendola al corrente di provvedimenti o attività amministrative, più di quanto non si sia fatto finora. Però il dubbio resta: che sia un primo segnale di frattura? Tanto più che mentre è noto ormai il sostegno di Gaetano Giannone al candidato alla Regione dell’Udc Gianluca Miccichè, dall’altro lato si vocifera che il sindaco Franco Raimondi starebbe sostenendo l’ex sindaco e direttore sanitario Giuseppe Amico, candidato del Pid. Di certo se così fosse potrebbe diventare più difficile guidare una maggioranza composta anche da elementi di Rifondazione Comunista e del Partito Democratico che certamente a livello regionale stanno prendendo strade diverse