PALERMO – “La questione dei quattro termovalorizzatori che ha bloccato la politica siciliana per tre anni diventa improvvisamente motivo di pace in campagna elettorale. E’ alquanto strano e la dice lunga sul gattopardismo della classe dirigente siciliana”. Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione di Pd, Udc e Api, Rosario Crocetta, che torna sulle dichiarazioni dei giorni scorsi e ha parlato di “una conversazione telefonica tra due esponenti di spicco della politica siciliana registrata in modo amatoriale e gia’ sequestrata dai carabinieri, dove l’uno assicurava all’altro che Gianfranco Micciche’ sarebbe stato favorevole alla costruzione dei termovalorizzatori dopo trattative con Saverio Romano e il deputato regionale Giuseppe Firrarello”. “Portero’ in Procura io stesso queste prove che ho ricevuto da anonimi, credo vicini alla mia candidatura -ha proseguito Crocetta- per far capire come un affare di 450 miliardi di euro che devasterebbe la Sicilia sia
stato motivo di pacificazioni politiche in campagna elettorale”. Raffaele Lombardo dica allora anche lui se ha cambiato idea sui termovalorizzatori che aveva durante il suo governo bloccato, oppure non sa che Micciche’ e’ d’accordo con la loro realizzazione”. Crocetta non ha voluto rivelare i nomi dei due politici intercettati: “Lo faro’ domencia prossima”, ha detto, e ha specificato che “la conversazione risale al periodo in cui Gianfranco Micciche’ cercava di essere il candidato di tutto il Pdl”.