Il Codacons esprime forte preoccupazione per i dati emersi dal 59° Rapporto Censis, che confermano una crescente criticità nel Servizio Sanitario Nazionale. Le evidenze raccolte dal Censis- spiega Codacons- mettono in luce liste d’attesa fuori controllo, personale sanitario allo stremo e un aumento significativo della spesa privata sostenuta dalle famiglie per accedere alle prestazioni essenziali.
Le liste d’attesa – afferma il Codacons- rappresentano oggi una vera e propria barriera sociale. Sempre più cittadini sono costretti a rivolgersi al privato per ottenere visite e accertamenti in tempi compatibili con le proprie esigenze cliniche, con il risultato di ampliare le disuguaglianze economiche e territoriali nell’accesso alle cure. Tale dinamica – prosegue Codacons- rischia di trasformare il diritto alla salute in un privilegio riservato a chi dispone di maggiori risorse economiche.
Il Codacons richiama inoltre l’attenzione sulla condizione del personale sanitario, che opera in un contesto segnato da carenza di organico, turni pesanti e un crescente carico assistenziale, aggravato dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle patologie croniche.
“I dati del 59° Rapporto Censis – spiega Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons – descrivono con precisione ciò che i cittadini ci segnalano quotidianamente: una sanità pubblica che fatica a garantire equità, tempestività e accessibilità. Le liste d’attesa sono ormai una soglia che discrimina economicamente i pazienti. Come Segretario Nazionale Codacons, ritengo indispensabile un intervento immediato e strutturale: potenziare gli organici, rendere pienamente trasparenti i tempi di erogazione, far funzionare realmente la medicina territoriale e assicurare che il diritto alla salute non dipenda dal reddito”. – conclude Tanasi.
Il Codacons ribadisce la necessità urgente di un piano nazionale coordinato, con strumenti di monitoraggio chiari e interventi strutturali permanenti, per ridurre le liste d’attesa e garantire un accesso equo ai servizi sanitari in tutto il territorio nazionale.

