Un sequestro antimafia del valore superiore ai 40 milioni di euro è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Catania. Destinatario del provvedimento Fabio Lanzafame, di 53 anni, ex collaboratore di giustizia e considerato dalla procura etnea “contiguo” alla famiglia Santapaola-Ercolano e al clan Cappello-Bonaccorsi. L’operazione è stata portata a termine con il supporto delle fiamme gialle del Comando provinciale di Gorizia, in collegamento con l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e in collaborazione con la magistratura romena. Lanzafame avrebbe favorito gli interessi della mafia “creando le condizioni per il suo ingresso nel settore del gaming online – sostiene la Procura -, anche attraverso l’acquisizione di licenze ed autorizzazioni, necessarie all’apertura e alla gestione di sale scommesse e attività commerciali nelle province di Catania e Siracusa e in altre località della Sicilia”. Le indagini della guardia di finanza, inoltre, avrebbero portato alla luce episodi di riciclaggio attraverso la trasformazione di grandi quantità di denaro liquido in criptovalute. Il sequestro è stato disposto dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Catania. Sigilli a beni immobili e mobili, oltre che a conti correnti e denaro contante che si trovavano nelle province di Catania, Siracusa e Gorizia, a Bucarest e Pitesti, in Romania. Questi, in dettaglio, i beni sequestrati: venti attività commerciali, italiane ed estere, attive nel settore delle scommesse e dei giochi online, oltre che nell’immobiliare; 89 immobili, in Italia e Romania; due auto; venti conti correnti; denaro contante. (Dire)