Salute

Palermo. Infanzia e adolescenza, oltre 100 realtà cittadine chiedono un piano urgente: appuntamento il 1° dicembre per gli “Stati generali”

Redazione 3

Palermo. Infanzia e adolescenza, oltre 100 realtà cittadine chiedono un piano urgente: appuntamento il 1° dicembre per gli “Stati generali”

Mar, 18/11/2025 - 11:40

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Sono già 117 le adesioni che sostengono l’appello per la realizzazione degli “Stati Generali per l’infanzia, l’adolescenza e le Politiche Giovanili” della città di Palermo. Un numero in continua crescita, che unisce associazioni, cooperative, enti del terzo settore e del privato sociale, parrocchie, oltre a singoli cittadini e cittadini, tutti uniti nel chiedere con urgenza alle istituzioni un impegno concreto e coordinato.

L’appuntamento è per lunedì 1° dicembre 2025, alle ore 15.30, presso il Teatro della Parrocchia San Filippo Neri nel quartiere ZEN, dove si terrà l’incontro pubblico di lancio dell’iniziativa.

La scelta del luogo non è casuale: «Scegliere di incontrarsi allo ZEN significa dare un segnale concreto: vogliamo che non sia più una periferia, ma il ‘centro’ e il punto di partenza di un cammino inclusivo», si legge nel documento programmatico che sarà presentato durante l’incontro.

L’appello nasce da un contesto allarmante. I promotori ricordano che in Sicilia il tasso di dispersione scolastica è del 15,2%, ben al di sopra della media nazionale (9,8%). La condizione occupazionale è drammatica: il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) raggiunge il 31,2%, quasi il doppio della media italiana, mentre la percentuale di giovani NEET (che non studiano e non lavorano) sfiora il 45%, il dato più alto d’Italia e tra i più alti in Europa.

A questi si aggiungono le gravi carenze strutturali: Palermo si colloca agli ultimi posti in Italia per fragilità dei percorsi educativi e per carenza di posti disponibili negli asili nido, oltre a registrare uno dei livelli più bassi per numero di giovani in possesso di diploma.

«Questi dati non sono solo statistiche: sono vite sospese, futuri interrotti, porte chiuse», si sottolinea nel documento. «Garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine pari opportunità di apprendimento, cultura, sport e socialità è un impegno che riguarda l’intera comunità cittadina».

Per i promotori, «la devianza è un grido amplificato del disagio sociale: la risposta non può che essere sociale, agendo sulle cause con una rete di comunità. Le azioni solo di sicurezza e di ordine pubblico, che non agiscono sulle vere cause, servono a poco».

Da qui, una serie articolata di proposte per un dialogo con e fra tutti gli attori cittadini, “per la realizzazione di un Piano comunale condiviso, promuovendo un welfare di comunità che ponga al centro i bisogni e le aspirazioni delle giovani generazioni e che si basi sul dialogo fra istituzioni, terzo settore, rappresentanti della comunità.”

L’incontro del 1° dicembre sarà il primo passo di un percorso che vuole tradurre in azioni concrete le voci che arrivano dai territori, chiedendo a tutte le istituzioni di sedersi a un tavolo permanente di confronto e coprogettazione.

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