CALTANISSETTA – Dopo l’inaugurazione del chiosco di Piazzetta Tripisciano, che da domenica ospita tre Varicedde della processione del Mercoledì Santo, l’Associazione Piccoli Gruppi Sacri propone oggi un nuovo momento di intensa emozione e partecipazione collettiva.
Alle ore 18, la piazzetta si trasformerà in un piccolo palcoscenico a cielo aperto con un flash mob musicale a cura del Coro Misto “Incanto” e dell’Ensemble della Giovane Orchestra Sicula, diretti dal maestro Raimondo Capizzi.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Caltanissetta, è dedicata ai Carusi e ai minatori di Gessolungo, nel giorno dell’anniversario della tragedia mineraria del 12 novembre 1881, che costò la vita a 65 lavoratori, tra cui 19 giovanissimi.

Una giornata di memoria e di comunità
Oggi, 12 novembre, Caltanissetta ricorda quella pagina drammatica della propria storia con una serie di momenti commemorativi.
In mattinata è prevista la deposizione di una corona di fiori al Cimitero dei Carusi, che per l’occasione sarà intitolato a Mario Zurli, in ricordo di chi ha custodito con passione la memoria di quel tragico evento e ne ha tramandato il valore alle nuove generazioni.
Nel pomeriggio, il flash mob musicale diventerà un simbolico abbraccio collettivo: un incontro tra arte, fede e memoria, nel luogo che da pochi giorni è divenuto punto di riferimento della tradizione nissena grazie alle Varicedde custodite nel chiosco di Piazzetta Tripisciano.
La musica come linguaggio di identità
«Questo momento – ha commentato il presidente dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri, Michele Spena – vuole unire fede, arte e memoria, nel segno dei nostri Carusi di Gessolungo e di quella laboriosità che è alla radice della nostra identità cittadina. La stessa che abbiamo voluto raccontare attraverso le Varicedde di Piazzetta Tripisciano».
Il flash mob, curato dal Coro Misto “Incanto” e dall’Ensemble della Giovane Orchestra Sicula, unirà voci e strumenti in un momento di musica spontanea e condivisa, aperto a tutti i cittadini.
Un gesto semplice ma dal grande valore simbolico, per ricordare il sacrificio dei Carusi di Gessolungo e rinnovare la forza della memoria collettiva attraverso la musica, linguaggio universale che unisce generazioni e comunità.

