Mercoledì 12 novembre l’amministrazione comunale ha programmato due importanti eventi per ricordare la tragedia nella miniera di Gessolungo.
Nella “Giornata in memoria delle vittime nelle miniere”, istituita nel giorno che rievoca la tragedia alla miniera di Gessolungo, la città di Caltanissetta ha organizzato diverse iniziative che riportano alla luce il ricordo di un passato vergognoso e, in quanto tale, ancora doloroso.
Caltanissetta, centro nevralgico europeo per l’estrazione e il commercio dello zolfo, nascondeva delle condizioni di vita dei suoi lavoratori che, per molti aspetti, erano da considerarsi disumane. Una dura vita senza la minima tutela delle norme per la salute e sicurezza dei lavoratori e la protezione dei minori, i “Carusi” che, proprio per l’alto tasso di mortalità di possibilità di contrarre malattie, venivano già denominati come “soccorso morto”.
ll 12 Novembre 1881 è una data importante da ricordare a Caltanissetta. Quella mattina, poco prima dell’alba, nella sezione Calafato della miniera Gessolungo, in Contrada Juncio Tumminelli, una fiammella di una lampada a olio ha innescato uno scoppio di grisù che ha causato un’esplosione dentro la miniera.
Hanno perso la vita, in quella tragedia, 65 minatori, 19 dei quali erano bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 16 anni. I “Carusi”, alcuni rimasti senza nome nella lapide commemorativa che si trova nel cimitero a loro dedicato, che hanno concluso la loro breve vita nel silenzio e nel dolore.
Il luogo nel quale sono stati seppelliti questi piccoli corpicini estratti dalle macerie è rimasto a lungo abbandonato finché, grazie dell’ingegnere Mario Zurli, fu individuato, ritrovato sotto le sterpaglie che da un secolo crescevano sul luogo e acquisito al patrimonio comunale al fine di darne una degna visibilità a perpetuo ricordo dei piccoli caduti.
“Abbiamo ritenuto doveroso accogliere la proposta avanzata dal Presidente dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri e intitolare quel luogo alla memoria di Mario Zurli – ha spiegato il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro -. L’ingegnere Zurli prese a cuore la vicenda di questi bambini e, nonostante non fosse originario della nostra città, portò avanti ricerca certosina. Il Cimitero dei Carusi è una testimonianza visiva dei soprusi e delle sopraffazioni che vengono perpetuate a nome del progresso e dell’industrializzazione. Una testimonianza dei tanti luoghi del mondo dove, per il profitto economico di pochi si procura un enorme danno umano per molti”.
Ed è proprio alle ore 10.30 del 12 novembre che il sindaco Walter Tesauro, il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Bruzzaniti, la Giunta comunale, i consiglieri comunali e i familiari di Mario Zurli, si recheranno al Cimitero dei Carusi per svelare una targa commemorativa con la nuova intitolazione “Cimitero delle Vittime del dissastro di Gessolungo e dei Carusi senza nome – Mario Zurli” e portare una corona d’alloro in memoria dei piccoli in una cerimonia sobria e accompagnata soltanto dal suono della tromba che intoneranno il “silenzio”.
Nella “Giornata in memoria delle vittime nelle miniere”, istituita nel giorno che rievoca la tragedia alla miniera di Gessolungo, la città di Caltanissetta ha organizzato diverse iniziative che riportano alla luce il ricordo di un passato vergognoso e, in quanto tale, ancora doloroso.
Caltanissetta, centro nevralgico europeo per l’estrazione e il commercio dello zolfo, nascondeva delle condizioni di vita dei suoi lavoratori che, per molti aspetti, erano da considerarsi disumane. Una dura vita senza la minima tutela delle norme per la salute e sicurezza dei lavoratori e la protezione dei minori, i “Carusi” che, proprio per l’alto tasso di mortalità di possibilità di contrarre malattie, venivano già denominati come “soccorso morto”.
ll 12 Novembre 1881 è una data importante da ricordare a Caltanissetta. Quella mattina, poco prima dell’alba, nella sezione Calafato della miniera Gessolungo, in Contrada Juncio Tumminelli, una fiammella di una lampada a olio ha innescato uno scoppio di grisù che ha causato un’esplosione dentro la miniera.
Hanno perso la vita, in quella tragedia, 65 minatori, 19 dei quali erano bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 16 anni. I “Carusi”, alcuni rimasti senza nome nella lapide commemorativa che si trova nel cimitero a loro dedicato, che hanno concluso la loro breve vita nel silenzio e nel dolore.
Il luogo nel quale sono stati seppelliti questi piccoli corpicini estratti dalle macerie è rimasto a lungo abbandonato finché, grazie dell’ingegnere Mario Zurli, fu individuato, ritrovato sotto le sterpaglie che da un secolo crescevano sul luogo e acquisito al patrimonio comunale al fine di darne una degna visibilità a perpetuo ricordo dei piccoli caduti.
“Abbiamo ritenuto doveroso accogliere la proposta avanzata dal Presidente dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri e intitolare quel luogo alla memoria di Mario Zurli – ha spiegato il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro -. L’ingegnere Zurli prese a cuore la vicenda di questi bambini e, nonostante non fosse originario della nostra città, portò avanti ricerca certosina. Il Cimitero dei Carusi è una testimonianza visiva dei soprusi e delle sopraffazioni che vengono perpetuate a nome del progresso e dell’industrializzazione. Una testimonianza dei tanti luoghi del mondo dove, per il profitto economico di pochi si procura un enorme danno umano per molti”.
Ed è proprio alle ore 10.30 del 12 novembre che il sindaco Walter Tesauro, il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Bruzzaniti, la Giunta comunale, i consiglieri comunali e i familiari di Mario Zurli, si recheranno al Cimitero dei Carusi per svelare una targa commemorativa con la nuova intitolazione “Cimitero delle Vittime del dissastro di Gessolungo e dei Carusi senza nome – Mario Zurli” e portare una corona d’alloro in memoria dei piccoli in una cerimonia sobria e accompagnata soltanto dal suono della tromba che intoneranno il “silenzio”.
organizzazione dell’Associazione Piccoli gruppi sacri e il patrocinio, oltre che del Comune di Caltanissetta, della Diocesi di Caltanissetta, Libero consorzio dei comuni di Caltanissetta, ProLoco Caltanissetta, Comitato di quartiere Santa Croce e Settimana Santa di Caltanissetta.
La cittadinanza è invitata a partecipare a tutte le iniziative in programma.

