CALTANISSETTA. La segretaria generale Cgil, Rosanna Moncada, attraverso una nota interviene in merito all’approvazione alla Camera della proposta di legge che riscrive l’articolo 609 bis del codice penale, in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso, sostenendo che “rappresenta indubbiamente un passo fondamentale per il nostro Paese.” Non è più la vittima a dover dimostrare di essersi opposta, si legge nella nota, ma viene sancito che qualsiasi atto sessuale senza il consenso libero e attuale è stupro. “È chiaro che questa è una importante tappa per garantire e tutelare la sicurezza e l’integrità della donna nella nostra società – prosegue -. La legge è essenziale per la giustizia, ma la sicurezza richiede un cambiamento culturale ancora più profondo e costante.”
Nella nota si legge ancora che il vero cambiamento risiede nell’impegno e nella prevenzione che deve essere messa in atto in ogni ambito della vita sociale: nelle scuole attraverso programmi di educazione affettiva e sessuale, nei luoghi di lavoro attraverso la promozione di politiche aziendali ditolleranza zero verso le molestie e la violenza e con formazione obbligatoria per tutti i dipendenti sul codice di condotta e sul consenso, creando ambienti sicuri dove le donne si sentono supportate nel denunciare, e naturalmente nella società e nei media attraverso il sostegno di campagne di sensibilizzazione contro stereotipi di genere e cultura dello stupro.
“Bisogna cambiare la narrazione – scrive – e proporre una rappresentazione della donna più vera, e in ruoli di competenza e autonomia slegata da canoni estetici rigidi. La legge rappresenta la base giuridica, ma vale l’impegno di prevenzione e culturale che è la chiave per costruire veramente un paese più sicuro.”

