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Caltanissetta. Accusato di violenza sessuale ai danni della sorella, assolto

Redazione 3

Caltanissetta. Accusato di violenza sessuale ai danni della sorella, assolto

Mer, 19/11/2025 - 12:49

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Si è concluso il 17 novembre 2025 il calvario giudiziario patito dal M.C., difeso di fiducia dall’avvocato Calogero Buscarino, imputato nel procedimento penale tenutosi dinanzi al Tribunale Collegiale di Caltanissetta, presieduto dal Dott. D’Arrigo, per l’accusa mossa nei suoi confronti di violenza sessuale ai danni della sorella allora minorenne M.S. La stessa M.S. infatti nel 2018 aveva dichiarato alle forze dell’ordine di aver subito violenza sessuale dal fratello in maniera continuativa da quando aveva otto anni fino ai tredici e poi, nuovamente, in maniera sporadica, dai diciotto anni in poi. Il procedimento ha preso avvio dopo la denuncia informale compiuta da una conoscente di M.S. attraverso un social network. Da lì gli inquirenti hanno iniziato le indagini del caso fino al 2020, anno in cui è stato notificato a M.C. l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e hanno preso avvio i processi. In realtà, si tratta di una vicenda estremamente lunga e complessa che ha visto M.C. imputato per i medesimi fatti già dinanzi al Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, presieduto dal Dott. Consales, atteso che, secondo la ricostruzione della vittima, lo stesso avrebbe cominciato a compiere tali fatti quando lui era ancora minorenne. Nello specifico, avanti il Tribunale per i minorenni, l’accusa aveva chiesto la condanna dell’imputato. Oggi, come anche in quella occasione, M.C. è stato dichiarato innocente dai Giudici nisseni. Avanti al Tribunale Collegiale di Caltanissetta, infatti, la difesa ha chiesto l’escussione di diversi testimoni a ricostruzione del vero, fornendo prova dell’estraneità di M.C. alle accuse sollevate, tanto che la locale Procura della Repubblica ha chiesto l’assoluzione dell’imputato. In entrambi i casi, l’Autorità decidente ha riconosciuto l’infondatezza delle accuse mosse nei suoi confronti e ha assolto M.C. Queste determinazioni giudiziali hanno finalmente chiuso la parentesi di vita travagliata che – complici le accuse pesantissime e la complessità processuale dovuta alla particolare attenzione che lo Stato dà a situazione così delicate – ha dovuto subire M.C., consentendo allo stesso, dopo anni di sofferenza, di poter tornare a vivere serenamente e con dignità il resto delle sue giornate.

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