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San Cataldo, la Giovane Orchestra Sicula: “Dimenticati da un’Amministrazione senza ascolto”

Redazione 3

San Cataldo, la Giovane Orchestra Sicula: “Dimenticati da un’Amministrazione senza ascolto”

Mer, 29/10/2025 - 10:16

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SAN CATALDO. Cresce il malcontento nel mondo culturale sancataldese. La Giovane Orchestra Sicula, da oltre dodici anni punto di riferimento musicale e sociale per il centro Sicilia, esprime profonda delusione nei confronti dell’amministrazione comunale per la gestione dei contributi e per le recenti scelte culturali dell’estate sancataldese.Al centro della protesta vi è il mancato rimborso dei servizi resi durante le festività pasquali 2025, ancora in attesa di pagamento nonostante le rassicurazioni ricevute mesi fa. L’orchestra denuncia un evidente squilibrio nelle priorità dell’amministrazione, lasciando in secondo piano chi da anni porta avanti con impegno la cultura musicale del territorio. “Non chiediamo privilegi, ma rispetto per il lavoro svolto dai musicisti – afferma Capizzi, presidente dell’orchestra –. Da oltre dodici anni offriamo gratuitamente o a costi simbolici concerti, eventi e iniziative educative o solidali superando le 150 attività solo a San Cataldo. Eppure, oggi ci ritroviamo dimenticati, senza riconoscimento né sostegno. Avviare una realtà orchestrale in centro Sicilia è un’impresa ardua che è mossa dall’amore per la propria terra e senza sacrificio non durerebbe un anno, da dodici invece riusciamo a creare cultura e portare musica per tutti dall’opera al Pop, dal Sacro al cinema proprio come si fa nelle grandi città culturalmente civilizzate. Siamo l’unica orchestra attiva in tutto il centro Sicilia basata sulla valorizzazione dei giovani e non un gruppo che si forma ad hoc per eventi a convenienza o scambi politici come alcuni. Noi ci siamo stati sempre, per il territorio per la solidarietà e per chi vuole crescere con la cultura. Questo non vuol dire però approfittarsene. Inoltre anche le bande musicali, simbolo d’identità sancataldesee siciliana, messe all’angolo.”

Dure le parole del Maestro Capizzi che da anni lotta per una più sana convivenza culturale investendo a proprio spese. A far discutere è stata anche la programmazione dell’estate sancataldese, giudicata da molti cittadini “onerosa e di dubbia qualità”. L’amministrazione, infatti, avrebbe deciso di finanziare eventi esterni e iniziative occasionali come l’affidamento di un concertino alla villa eseguito da un quartetto d’archi (4 elementi), di un costo elevatissimo, escludendo totalmente la Giovane Orchestra Sicula, la Corale “Renzo Chinnici” e il tradizionale Concerto di Fine Estate, appuntamento ormai storico che ogni anno richiama un vasto pubblico e che conta la partecipazione di 80 elementi (non 4), reso possibile quest’anno grazie solamente al supporto dei privati.Una scelta che, secondo diversi operatori culturali, rappresenta “un colpo al cuore della comunità musicale locale”. L’Orchestra, guidata dal M° Raimondo Capizzi, con la sua attività formativa e inclusiva, ha negli anni coinvolto centinaia di giovani musicisti, diventando un presidio culturale e sociale unico nel centro Sicilia.“San Cataldo rischia di perdere una delle sue realtà più autentiche – commenta Capizzi –. Mentre a pochi chilometri si investe sui giovani e sulle eccellenze del territorio, qui si preferisce guardare altrove, trascurando chi ha sempre dato lustro alla città. Io ci provo da anni, lavoro fuori per investire a San Cataldo, continuerò per l’amore che ho per il territorio, ma la cultura va difesa.”Dall’orchestra arriva infine un appello accorato: “Non vogliamo polemiche, ma attenzione e rispetto per la storia che rappresentiamo. La cultura non è una spesa, è un investimento per il futuro della comunità, non deve essere politica ma una dimostrazione di meritocrazia e amore.”

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