Ancora indignazione per la vicenda legata al gesto di inciviltà ai danni dell’Altare della Patria di Caltanissetta, imbrattato con scritte spray. E sull’argomento interviene la Lega Giovani di Caltanissetta per voce del suo coordinatore provinciale, Giovanni Schillaci.
“Un gesto vile, schifoso, indegno. Non troviamo parole più gentili per definire ciò che è accaduto nella nostra città – scrive in una nota il coordinatore provinciale Lega Giovani di Caltanissetta, Giovanni Schillaci -. L’Altare della Patria di Caltanissetta, monumento simbolo del sacrificio di intere generazioni di italiani caduti per la libertà e per l’unità nazionale, è stato imbrattato da mani codarde e irrispettose, probabilmente giovani senza alcun senso della storia, dell’identità o del decoro civico.”
Continua ancora dichiarando come “Quello che è stato compiuto non è un semplice atto vandalico. È un vero e proprio insulto alla memoria, alla dignità e al sangue versato da migliaia di nostri concittadini che hanno dato la vita per un’Italia libera, unita e sovrana.” L’Altare della Patria, collocato nel cuore della nostra città, è molto più di una struttura in pietra: è un luogo sacro, un sacrario laico che custodisce la memoria collettiva del nostro popolo. E proprio lì, dove sventola il tricolore, ogni 2 Giugno, ogni 4 novembre, ogni celebrazione delle Forze Armate si concentra il rispetto di un’intera comunità, qualcuno ha pensato di compiere un gesto spregevole, sporco come la coscienza di chi l’ha fatto.
“Noi della Lega Giovani di Caltanissetta non possiamo che provare disgusto e rabbia. Non solo perché si è violato un monumento, ma perché si è calpestata la nostra storia. Si è infangato il senso stesso dell’essere italiani. Chi oggi oltraggia l’Altare della Patria, domani sarà pronto a ridere dei sacrifici, a sbeffeggiare la nostra cultura, a distruggere il legame che unisce il presente alle sue radici.”
“Questo gesto infame è la dimostrazione di quanto una parte dei nostri giovani – fortunatamente minoritaria – sia ormai disorientata, priva di riferimenti, incapace di distinguere ciò che è sacro da ciò che è profano, ciò che è da rispettare da ciò che può essere profanato senza conseguenze. E no, non staremo zitti – prosegue nella nota -. Il nostro impegno è e sarà sempre quello di educare i giovani alla legalità, al patriottismo sano, al rispetto dei simboli e dei valori su cui si fonda la nostra Nazione. Chi ha compiuto questo gesto va condannato senza attenuanti e perseguito dalle autorità competenti. Ma va anche denunciato pubblicamente come esempio di ciò che un giovane non deve essere: ignorante, incivile, ingrato. Noi, giovani nisseni che credono nei valori della Patria, nella bellezza della nostra città e nella forza della memoria storica, diciamo basta. Basta silenzio, basta indifferenza, basta tolleranza verso chi distrugge invece di costruire – conclude -. Chi ha imbrattato quel monumento ha perso ogni diritto di parlare a nome dei giovani. Noi non siamo così. Noi non ci riconosciamo in loro. Noi siamo italiani. E l’Italia la rispettiamo.”