Si è chiuso a Caltanissetta il quarto congresso nazionale sul trauma di interesse chirurgico, che quest’anno ha posto al centro dell’attenzione il ruolo cruciale della formazione avanzata per una gestione più efficace del trauma. L’evento, intitolato “Ruolo della formazione avanzata per una migliore gestione del trauma di interesse chirurgico”, ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta nel panorama nazionale, grazie anche alla collaborazione tra “Obiettivo Trauma” e il “Surgical Training Academic Forum” (Staf), presieduto da Franco Stagnitti.
L’appuntamento, ospitato al Cefpas e diretto da Roberto Sanfilippo, ha visto la partecipazione di oltre 70 relatori nazionali e regionali, con una platea attenta e numerosa. A presiedere i lavori è stato Giovanni Di Lorenzo, dirigente medico e coordinatore dell’Unità Operativa Dipartimentale “Coordinamento Sale Operatorie” del presidio ospedaliero S. Elia di Caltanissetta, mentre la presidenza onoraria è stata affidata a Giovanni Ciaccio, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia generale dello stesso presidio.
Ad arricchire la due giorni, anche la conduzione del presentatore professionista Ernesto Trapanese, che ha scandito i ritmi degli interventi mantenendo viva l’attenzione del pubblico. Momenti di spettacolo e riflessione sono stati offerti dall’artista Stefania Bruno, sand artist protagonista della serata inaugurale.
«È stato un congresso di confronto, formazione, simulazione e condivisione – ha dichiarato Giovanni Di Lorenzo –. Oltre 70 relatori hanno animato questo appuntamento che ha confermato l’avvio di un percorso condiviso con Staf e il consolidamento della collaborazione con le società scientifiche come Acoi e Aico. Un segnale forte di sinergia e consapevolezza per sviluppare progetti futuri di rilievo».
A sottolineare il valore dell’evento è stato anche Franco Stagnitti, presidente di Staf: «La celebrazione congiunta del congresso di Obiettivo Trauma e di Staf testimonia la volontà comune di promuovere la cultura del trauma e la formazione dei giovani. La collaborazione con Acoi, che ci ha visto protagonisti anche nel 43° congresso di Rimini con un corso di Cadaver Lab, è un segnale di quanto crediamo nel lavoro in rete per migliorare continuamente la qualità clinica e formativa».
La quarta edizione del congresso ha visto la partecipazione attiva degli infermieri di sala operatoria del Policlinico Gemelli, in collaborazione con le coordinatrici di sala operatoria degli ospedali civico di Palermo e di Caltanissetta. Ampio spazio è stato dedicato anche alla simulazione avanzata e alle tecniche chirurgiche innovative, con un corso di laparoscopia al centro di simulazione del Cefpas – Cemedis diretto da Giovanni Ciaccio.
«Questa edizione segna una svolta nell’approccio alla formazione avanzata – ha spiegato Ciaccio –. Tecnologie come la fluorescenza intraoperatoria, la realtà aumentata e la navigazione chirurgica stanno trasformando la gestione dei pazienti politraumatizzati, consentendo interventi più rapidi, mirati e sicuri. La simulazione avanzata è ormai un pilastro irrinunciabile nella preparazione del personale sanitario, perché permette di imparare dagli errori in un ambiente protetto, riducendo i rischi nelle situazioni reali. L’obiettivo è uno solo: salvare vite, affrontando il trauma con lucidità e coordinamento».
Il congresso si è articolato in sessioni plenarie, workshop interattivi, simulazioni realistiche e la condivisione di best practice, offrendo ai professionisti sanitari – medici, infermieri e operatori dell’emergenza – l’opportunità di aggiornarsi sulle tecniche più avanzate nella gestione del trauma, dalla fase preospedaliera al trattamento chirurgico definitivo.

