A seguito delle numerose segnalazioni giunte dai cittadini della provincia di Caltanissetta, che hanno denunciato un grave stato di degrado ambientale, il Codacons – attraverso il Prof. Francesco Tanasi, ecologista e Segretario Nazionale, e l’Avv. Giovanni Petrone, Presidente Regionale – è intervenuto oggi formalmente sulla drammatica situazione del fiume Gela, chiedendo l’immediato intervento del Ministero dell’Ambiente.
In data odierna l’associazione ha inviato una richiesta ufficiale al Ministero e all’ARPA, sollecitando l’avvio urgente di controlli ambientali, analisi tecniche e l’attivazione di un piano straordinario di bonifica, per contrastare l’inquinamento che da tempo affligge il corso d’acqua.
«Ci troviamo di fronte a un disastro ambientale sotto gli occhi di tutti – dichiarano Tanasi e Petrone –. Le acque del fiume appaiono scure e stagnanti, si registrano morie di pesci, odori nauseabondi e un ecosistema completamente devastato. È impensabile che lo Stato continui a ignorare quanto sta accadendo».
Il Codacons ritiene indispensabile l’intervento immediato del Ministero, affinché si accertino le cause dell’inquinamento, si identifichino eventuali responsabilità e si avviino azioni concrete per il risanamento ambientale e la tutela della salute pubblica.
I vertici dell’associazione hanno inoltre annunciato una visita congiunta nei prossimi giorni presso le sponde del fiume Gela, alla presenza del Prof. Tanasi, dell’Avv. Petrone e dei responsabili territoriali del Codacons di Caltanissetta, per effettuare un sopralluogo diretto e incontrare la popolazione e i comitati locali.
Il Codacons, Associazione di protezione ambientale riconosciuta a livello nazionale, conferma il proprio impegno a tutela del territorio, affinché la vicenda venga affrontata con la serietà e l’urgenza che la gravità della situazione impone.
Fiume Gela, Codacons: “Situazione allarmante, il Ministero dell’Ambiente intervenga subito”
Gio, 29/05/2025 - 11:58
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