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Caltanissetta, il conservatorio statale di musica “Vincenzo Bellini” tra i partner di un progetto destinato alle istituzioni AFAM. Il Maestro Michele Mosa: “Per il territorio di Caltanissetta è una grande opportunità”

Nunzia Caricchio

Caltanissetta, il conservatorio statale di musica “Vincenzo Bellini” tra i partner di un progetto destinato alle istituzioni AFAM. Il Maestro Michele Mosa: “Per il territorio di Caltanissetta è una grande opportunità”

Sab, 23/03/2024 - 09:47

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Il conservatorio statale di musica “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta risulta essere tra i tredici fondamentali partner del conservatorio di Palermo “Alessandro Scarlatti”, nell’ambito di un progetto destinato alle istituzioni AFAM – Alta formazione artistica e musicale –, e che rientra nel piano PNRR.

Dal titolo “Musica, Imprenditorialità, Creatività e Rivoluzione Digitale: il Futuro delle Arti Performative nel sistema AFAM, il progetto, approvato dal Ministero dell’Università e Ricerca, non solo ha conquistato il secondo posto nella graduatoria, ma ha accumulato anche un alto punteggio, ottenendo il riconoscimento dell’importo di 5.432.903,60 €, suddiviso tra i partner del progetto.

“Siamo orgogliosi di essere tra i partner del progetto – dichiara il Maestro Michele Mosa, direttore del conservatorio –, che ha preso carattere nazionale, perché oltre la Sicilia sono state coinvolte la Calabria e la Sardegna.”

Difatti, il progetto ha lo scopo di accrescere il processo di internazionalizzazione attraverso la digitalizzazione di ambienti multisensoriali. Tuttavia, lo stesso conservatorio di Caltanissetta ha già messo in atto il processo di internazionalizzazione, nel tempo del suo operato, sia attraverso il “Pietrarossa Academy and music festival”, oggi alla sua terza edizione, e sia mediante la costruzione di reti, capaci di espandersi oltre il territorio e raggiungere associazioni di carattere internazionale e di alto livello.

Continua il Maestro Michele Mosa: “Per il territorio di Caltanissetta è una grande opportunità, intanto, per quello che è l’aspetto didattico, ma anche per l’aspetto economico.”

L’istituto superiore di studi musicali “Vincenzo Bellini”, si compone di sei dipartimenti ed è un punto di riferimento per i comuni limitrofi, ospitando, tra l’altro, aspiranti musicisti provenienti anche da altre regioni.

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