Salute

A proposito del “Marco Tomaselli”, il gigante dormiente che vuol diventare biglietto da visita di una Città e di una squadra

Redazione 1

A proposito del “Marco Tomaselli”, il gigante dormiente che vuol diventare biglietto da visita di una Città e di una squadra

Dom, 19/03/2023 - 19:51

Condividi su:

A proposito di Catania, a proposito dello stadio comunale “Marco Tomaselli”. Il match che ha consacrato il ritorno del Catania tra i professionisti, al di la del risultato finale e delle importanti conseguenze che ha avuto per la società etnea questo suo approdo in Lega Pro, deve far riflettere su cosa veramente può rappresentare il “Tomaselli” per Caltanissetta, per lo sport in generale e per la Nissa in particolare.

La sontuosa cornice di pubblico ha reso giustizia ad un “Tomaselli” che, dopo gli interventi per la collocazione dell’erba sintetica di ultima generazione, è stato teatro di eventi che hanno avuto cornici di pubblico non certo consone ad uno stadio che, anche in questa sfida del Catania con il Canicattì, ha dimostrato di meritare platee e categorie, ma anche eventi sportivi di gran lunga superiori.

Il “Tomaselli” ha dimostrato di essere uno stadio che non può essere sfruttato per eventi decisamente sottodimensionati rispetto alla sua capienza. Questo bellissimo stadio realizzato al tempo dei mondiali in Italia del ’90, ha avuto il destino, tranne che in qualche occasione ricordata da tutti come storica, di essere una grande creazione per piccoli eventi. Lo spettacolo che, grazie ai tifosi di Catania e Canicattì, il “Tomaselli” ha offerto oggi non va pertanto archiviato alla voce evento raro o evento storico, ma va invece valutato attentamente. Bisogna che il Tomaselli indossi quegli abiti per i quali è stato creato.

Abiti eleganti, di gala. Perché il Tomaselli è un grande stadio, perchè Caltanissetta possiede una centralità nell’Isola che nessun altro capoluogo possiede, perchè il Tomaselli e Caltanissetta meritano questi grandi spettacoli. Non è difficile ritenere che questo super spettacolo odierno sia sfuggito ad un imprenditore intelligente, arguto e di prospettiva come Luca Giovannone.

Il futuro patron in pectore della Nissa, certamente, si sarà accorto e reso conto che, investendo, c’è uno stadio, una Città ed un territorio che possono veramente riportare la Nissa e lo sport nisseno in generale in auge. Caltanissetta possiede un tesoro di potenzialità che, per i prossimi anni, ci si augura che un imprenditore come Giovannone, e con lui i soci che vorranno affiancarlo, possa cogliere. Perchè Caltanissetta possiede una struttura che può diventare non solo biglietto da visita, ma anche icona di una squadra, la Nissa, di una Città, Caltanissetta e di un territorio, quello nisseno.

In questo gioco di potenzialità, è necessario che il progetto Giovannone possa decollare, anche perché vedere un “Tomaselli” gigante sportivo dormiente svegliarsi solo ogni morte di papa, fa male ad un territorio che, proprio nello sport, può e deve trovare invece le coordinate per un suo rilancio. Quello di Caltanissetta non è uno stadio qualsiasi e questo Giovannone lo sa, e sa anche che Caltanissetta è al centro della Sicilia. Ecco perchè ha deciso di puntare sulla Nissa.

Ma nello sport, senza investimenti, non si realizza nulla. E allora ben vengano imprenditori come Giovannone, investimenti e scommesse sul calcio in generale e sulla Nissa in particolare. Il Tomaselli è pronto a vestirsi in grande stile per accogliere nuovi esaltanti eventi sportivi; possibilmente una promozione della Nissa in serie D con la stessa esaltante cornice di pubblico di Canicattì – Catania oppure, perchè no, con la cornice di quel Nissa – Enna 1-0 gol di Cutaia che resta uno dei punti più alti del calcio nisseno di questi ultimi anni.

Pubblicità Elettorale