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Porto d’arma da fuoco clandestina, ricettazione e furto aggravato: nel Nisseno arrestato 21enne dalla Polizia

Redazione 1

Porto d’arma da fuoco clandestina, ricettazione e furto aggravato: nel Nisseno arrestato 21enne dalla Polizia

Lun, 20/02/2023 - 07:24

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L’indagato e il suo complice lo scorso novembre, a bordo di un ciclomotore, con il volto travisato da una maschera utilizzata dai personaggi di una nota serie televisiva, era sfuggito all’alt polizia.

GELA. I poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Gela, nel corso delle indagini preliminari, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 21enne per i reati di porto di arma clandestina con matricola abrasa, ricettazione della stessa e diversi furti aggravati.

In ordine ai fatti contestati, nel novembre dello scorso anno, un equipaggio della Polizia di Stato, nel corso dei servizi di controllo del territorio, notava due giovani con il volto travisato da una maschera identica a quella utilizzata dai personaggi di una nota serie tv a bordo di un ciclomotore privo di targa, transitare nei pressi del centro storico di Gela. I poliziotti intimavano l’alt polizia al conducente, il quale, anziché fermare il mezzo, accelerava l’andatura dandosi a precipitosa fuga.

Nel frangente il passeggero estraeva un fucile a canne mozze e lo puntava contro gli agenti postisi all’inseguimento. Nel corso della fuga, sviluppatasi all’interno del centro urbano, uno dei due fuggiaschi si disfaceva dell’arma. Il ciclomotore riusciva a dileguarsi tra le vie del centro facendo perdere le proprie tracce.

Al termine di articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela, i poliziotti della sezione investigativa del Commissariato sono riusciti ad acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dell’arrestato e, dopo aver proceduto alla sua cattura, lo hanno tradotto al carcere di Gela a disposizione dell’Autorità giudiziaria. In seguito all’interrogatorio l’indagato è stato posto al regime degli arresti domiciliari.

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