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Caltanissetta. Nuova opera urbana nel quartiere Angeli: l’artista Giulio Rosk Gebbia ha fatto rinascere “Adelasia”

Redazione 1

Caltanissetta. Nuova opera urbana nel quartiere Angeli: l’artista Giulio Rosk Gebbia ha fatto rinascere “Adelasia”

Lun, 20/02/2023 - 23:23

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CALTANISSETTA. Nasce una nuova opera urbana, l’ottava, nel quartiere più antico della città di Caltanissetta: il quartiere Angeli (o quartiere Arabo). Proprio nel cuore del quartiere, è in realizzazione “Casa museo – Spazio Pitta”, il sogno di Lorenzo Maria Ciulla, in arte “Pittastorie”, ideatore e direttore artistico, nonchè promotore del museo a cielo aperto che si estende per tutta Via Angeli.

Tutto ciò è stato reso possibile grazie alle costanti collaborazioni artistiche con diverse realtà cittadine e regionali; una di queste, l’associazione Naponos, ha collaborato al nuovo percorso d’arte del Quartiere Angeli. Il nuovo murales , realizzato dall’artista internazionale Giulio Rosk, prende il nome della principessa Normanna del Centro Sicilia, “Adelasia”, nipote del Conte Ruggero D’Altavilla, ed è dedicato alla sua figura, dimenticata dal suo stesso popolo a causa di guerre e devastazioni, in cui sono andati distrutti tutti i reperti storici che parlavano di lei.

Un’idea, questa, che fa parte di un progetto ben più ampio – racconta Lorenzo- grazie al coinvolgimento dell’associazione Naponos: quello di raccontare Caltanissetta e la sua storia, le sue origini e tradizioni culturali attraverso diverse forme d’arte. Diletta Costanzo, Presidente dell’associazione Naponos, ha raccolto e romanzato i dati storici sulle origini medievali di Caltanissetta, unendoli alle tradizioni della pasticceria siciliana e li ha trasposti nello spettacolo teatrale “Adelasia e i pupi di Zucchero”, in scena in questi giorni nei teatri della città.

Chi meglio di Giulio Rosk poteva ridare luce e un volto ad Adelasia. Con un tratto distintivo, Rosk, nel suo lavoro cerca sempre di catturare i segni del il reale, farsii trasportare da ciò che ha intorno , interiorizzandolo e, infine, rappresentandolo. Giulio, classe 1988, è nato in provincia di Caltanissetta, precisamente a Serradifalco, ma da qualche anno vive a Palermo.I suoi lavori possono essere ammirati un po’ in tutto il mondo. Uno degli ultimi capolavori è “Gaia”, la bambina raffigurata su un palazzo del quartiere Sperone di Palermo.

Il ritratto è stato realizzato per il progetto “Io Vorrei” nato da un’idea di Cesare Cremonini, che ha toccato altri luoghi, quali Ostia e Ponticelli a Napoli. L’obiettivo del progetto “museo a cielo aperto” rimane comunque sempre lo stesso: valorizzare questo angolo di Caltanissetta, ma anche attirare un nuovo turismo consapevole. La prima opera è stata realizzata da Rosk & Loste, nel 2017.

Nel corso del 2021 all’interno del progetto “Ambiens”, ideato con Legambiente, Barbara Grillo e l’Assessorato alla cultura di Caltanissetta, sono state realizzate altre tre opere, un murales dell’artista Otthon e due installazioni da parte dello stesso Lorenzo. Ed ancora, “Mi prendo cura di te”, in collaborazione con l’associazione progetto Luna, con la realizzazione dell’opera di Ligama.«Senza la partecipazione e la sensibilità delle persone del luogo, il significato delle opere, nonostante la bellezza, non avrebbe lo stesso ruolo.

Nel quartiere ci sono entità molto forti, dall’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto – che ha sostenuto anche “Mi prendo cura di te” – alla Chiesa di San Domenico guidata da Padre Rovello. Figure importanti che contribuiscono a creare nuovi tasselli di bellezza diventando testimoni di un percorso artistico che tra i vari obiettivi si pone anche la riscoperta del centro storico con una futura e diversa attrattiva turistica».

A breve nascerà anche un orto urbano, fruibile da tutti i cittadini, all’interno dell’ex campo di bocce, grazie all’intervento di Legambiente che, coinvolgendo pubblico e privati hanno donato ai bimbi, nello stesso campo di bocce, il materiale utile alla realizzazione di un campetto di calcio. Abbellire, quindi, il quartiere con opere d’arte di differenti interpreti e azioni che partono con la comunità ed esterni, consente di aumentare il senso di appartenenza al territorio e scoraggiare l’abbandono e il vandalismo. Un percorso virtuoso di recupero e rivalutazione del centro storico, che vede il proprio nucleo promotore nei suoi stessi abitanti.

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