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Ambiente. Janni (Italia Nostra Sicilia): “vertice ONU in Egitto ma lì non si rispettano i diritti umani”

Redazione 2

Ambiente. Janni (Italia Nostra Sicilia): “vertice ONU in Egitto ma lì non si rispettano i diritti umani”

Dom, 06/11/2022 - 09:40

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Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia, accente i riflettori sulla vertice ONU sul clima 2022 che da oggi, 6 novembre, al 18 novembre si svolgerà in Egitto, a Sharm el Sheikh.

In discussione l’attuazione del Patto di Glasgow e dell’accordo di Parigi sul clima. La domanda è se possiamo ancora stare entro gli 1.5°C?

Ma Janni sottolinea che un “fantasma” si aggira per il vertice ONU.  

“La Cop27, l’edizione 2022 della Conferenza annuale dell’Onu sul clima, ha luogo, dal 6 al 18 novembre, a Sharm el-Sheikh, in Egitto. E’ prevista la partecipazione di 40.000 delegati da tutto il mondo. Lo Sharm el-Sheikh International Convention Center formerà la Zona blu della Cop27, l’area dove si terranno i negoziati fra i delegati. Oltre a questi, sono in programma numerosi eventi, organizzati dai governi e dagli osservatori accreditati. Una Zona Verde di 22.500 metri quadrati sarà il luogo dove la comunità del business, i giovani, la società civile, gli accademici e gli artisti da tutto il mondo avranno uno spazio per partecipare.  

Lunedì 7 e martedì 8 novembre si terrà il vertice dei capi di stato e di governo, il “Summit di attuazione per il clima”. Ci sarà anche la premier italiana Giorgia Meloni. I tavoli di discussione riguarderanno 6 argomenti chiave: 1) Transizione giusta, 2) Sicurezza alimentare, 3) Finanza innovativa per il clima e lo sviluppo, 3) Investire sul futuro dell’energia, 4) Sicurezza idrica, 5) Cambiamento climatico, 6) Sostenibilità delle comunità vulnerabili.

Mercoledì 9 novembre sarà il giorno della Finanza, giovedì 10 della Scienza e dei Giovani, venerdì 11 della Decarbonizzazione, sabato 12 dell’Adattamento e dell’Agricoltura, lunedì 14 del Genere e dell’Acqua, martedì 15 della Società civile e dell’Energia, mercoledì 16 della Biodiversità, giovedì 17 delle Soluzioni.

Venerdì 18 la conferenza si concluderà con la trattativa fra i paesi e il documento finale. 

Ma un “fantasma” si aggira per il vertice ONU sul clima di Sharm el Sheikh. Il “fantasma” di Alaa Abdel Fatah.

Dal 2 aprile scorso, infatti, Fatah è in sciopero della fame. Il più importante attivista per i diritti umani egiziano è in cella con l’accusa, ultima di una lunga serie, di aver preso parte a un sit in non organizzato e di aver diffuso notizie false contro il governo.

Abdel Fatah, 40 anni, volto e cervello delle rivolte di piazza Tahrir, incarcerato dai presidenti Hosni Mubarak e Mohammed Morsi e ora dal loro successore Abdel Fatah al Sisi, è entrato in sciopero per protestare contro le condizioni di carcerazione di migliaia di detenuti in attesa di processo e privati di molti dei più elementari diritti in Egitto: dalla possibilità di ricevere visite regolari, a quella di leggere, fare esercizio ed essere a conoscenza delle accuse che contro di loro vengono mosse.

Nelle settimane scorse la sorella, Mona Seif, ha lanciato l’allarme per le condizioni del fratello, ridotto a “uno scheletro”.  

Possiamo accettare tutto questo senza protestare contro le brutalità, le sopraffazioni del regime egiziano? A cominciare dal “caso Regeni”.

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