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Caltanissetta, comitato Gibil Habib: “la fiera al foro Boario è stata una scelta disastrosa”

Redazione 2

Caltanissetta, comitato Gibil Habib: “la fiera al foro Boario è stata una scelta disastrosa”

Ven, 30/09/2022 - 11:46

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Il Presidente del Comitato di zona di Gibil Gabib ha diffuso una nota nella quale contesta la scelta di collocare la fiera di san Michele al foro Boario.

A seguire il testo:

La scelta dell’Amministrazione comunale di fare la Fiera nello spazio dell’ex Foro Boario è stata veramente disastrosa.
E’ uno strazio vedere gli ambulanti assiepati sul fango, nel punto in cui sono stati relegati, mentre nessuna luce o luminaria è stata collocata, anche solo per significare : qua c’è la Fiera di Caltanissetta.

Circa una settimana fa, percorrendo la via G. H. per andare in città, ho visto degli operai che stavano diserbando i margini delle carreggiate ed altri che coprivano le buche delle strade. Pensai . “finalmente la Giunta comunale sta riscontrando la lettera-richiesta che ho protocollato al Comune qualche giorno fa”. Ma mi sbagliavo. Solo in prossimità degli ingressi dell’area del Foro Boario è stata fatta un po’ di pulizia, mentre tutte le altre strade versano sempre nel consueto abbandono.
Le belle Fiere di San Michele, affollate e partecipate, sono solo un ricordo.

Il dato certo è l’enorme disagio causato alle numerose famiglie residenti nella zona di Gibil Habib, che per tornare nelle loro case devono sopportare lunghe file e, spesso, litigare con i soliti vastasi che parcheggiano malamente.

Quello che non capisco è la decisione di non fare la Fiera in altri luoghi, certamente più idonei e collaudati, quali per esempio Pian del Lago o Viale Regina Margherita.
Qualcuno sussurra che si è scartato Pian del Lago solo per favorire un privato che ha un ristorante nei pressi dello stadio. Sarà vero? Non So.
E perché non in viale Margherita? Si dirà perché ci sono i carabinieri.. ma è un balla, perché in quel luogo si faceva la Fiera anche quando era in funzione l’ospedale e la caserma dell’Esercito, prendendo i necessari accorgimenti.

Un fatto è sicuro, ed è quello che, alla faccia della “democrazia partecipata”, vengono prese decisioni non solo non consultando i cittadini residenti, ma a scapito e danno di questi.

Fonte foto: web

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