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Contributo – Riflessione. “Se Caltanissetta darà una mano alla ripartenza di Gela a giovarne sarà tutto il Libero Consorzio”

Redazione 1

Contributo – Riflessione. “Se Caltanissetta darà una mano alla ripartenza di Gela a giovarne sarà tutto il Libero Consorzio”

Ven, 24/06/2022 - 07:59

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Riceviamo e pubblichiamo contributo del dott. Francesco Agati sulla questione legata alle prospettive di sviluppo economico in provincia di Caltanissetta.

“Oltre quindici anni fa, quando iniziai con fervore a divulgare l’importanza delle infrastrutture, in una città che spendeva milioni in sagre, nell’imminenza della chiusura del petrolchimico, per primo in Sicilia dissi in una trasmissione locale che Pechino, valuta di far passare dalla Sicilia un Hub aeroportuale mondiale, e che se autorizzato potrebbe realizzare a spese proprie il ponte sul Canale di Messina.

In quel periodo riuscì a fare pubblicare sul libro “Maggiori Editore” il progetto del corridoio Berlino-Palermo inserendo Gela nel progetto europeo di programma delle reti trans-europee di trasporto. Oggi la Sicilia e Gela in particolare grazie alla sua posizione nel centro del Mediterraneo, con la sua vasta piana la seconda della Sicilia può ambire e rientrare nel progetto intercontinentale chiamato “La Nuova Via della Seta” (Belt and Road Initiative- BRI) finalizzata a realizzare infrastrutture nelle nuove rotte commerciali che interconnettono la Cina attraverso l’Asia -per Terre e per Mari- col cuore dell’Europa.

Le riserve cinesi di moneta estera sono stimate in circa 3 mila miliardi di dollari equivalenti; il progetto BRI permetterebbe di investirne una buona parte nella costruzione di infrastrutture nei 65 Paesi attraversati. Punto Fermo: nel disegno originario di Pechino era la Sicilia l’Hub mediterraneo, turistico e infrastrutturale, della Via della Seta, verso Rotterdam e Amburgo, ma anche verso il Mediterraneo e Africa.

L’economia gelese può crescere, svilupparsi ed evolversi solo con i grandi progetti. Il mio modesto consiglio non può che essere, i prossimi amministratori lavorino e si battano per realizzare infrastrutture, internazionalizzare la città, le ZES Zone Economiche Speciali sono un’opportunità che non stiamo sfruttando.

Una volta un imprenditore mi disse: “Hai ambizioni così smisurate per una città culturalmente sottosviluppata come Gela che i tuoi grandi progetti saranno la tua maledizione”. Io penso fermamente che il nostro sapere deve essere messo a disposizione della società sarà la storia a giudicare i nostri progetti di sviluppo. Se gli amici nisseni daranno una mano alla ripartenza di Gela con il suo mare, con la sua spiaggia dorata e con le ZES a giovarne sarà tutto il Libero Consorzio di Caltanissetta”.

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