Salute

Sicilia, donna muore al pronto soccorso per infarto: i familiari distruggono il pronto soccorso

Redazione

Sicilia, donna muore al pronto soccorso per infarto: i familiari distruggono il pronto soccorso

Mar, 09/11/2021 - 09:31

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Una donna di circa 60 anni ieri è sera è arrivata in codice rosso per un infarto. I medici del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo hanno fatto di tutto per salvarla, ma la donna residente in via Ustica, zona di via Perpignano è morta.

Non appena i sanitari hanno comunicato la notizia del decesso, i familiari della donna hanno danneggiato il pronto soccorso. “Abbiamo assistito a scene da far west – raccontano i medici e gli infermieri – Hanno distrutto tutto quello che trovavano, provocando danni per migliaia di euro”.

Per mettere fine alla devastazione sono intervenute diverse volanti della polizia che hanno bloccato i familiari e li hanno identificati e denunciati.

I precedenti aggredito medico al Civico

Un uomo ha aggredito un medico all’ospedale Civico di Palermo. Per cause in corso di accertamento l’aggressore ha colpito un sanitario del centro grandi ustioni.

Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno lo identificato e denunciato. Il medico è stato curato dai colleghi al pronto soccorso.

Danneggiato pronto soccorso di Villa Sofia

Un palermitano di 37 anni è stato denunciato dalla polizia per avere danneggiato la porta del pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.

L’uomo stanco di attendere al triage nell’area di emergenza si è scagliato contro la porta d’ingresso distruggendola in più parti.

Sono intervenuti gli agenti di polizia che lo hanno bloccato identificato e denunciato.

Danneggiato il pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia

Nuovo danneggiamento al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia a Palermo. Un uomo è morto d’infarto e i parenti hanno sfasciato tutto.

Sono entrati in branco, minacciando medici e infermieri e dando pugni e calci alle porte.

Stanotte una decina di persone ha fatto irruzione al Pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia in corso Calatafimi, aggirando la sorveglianza della guardia giurata.

Gli aggressori sono i parenti di un paziente morto nell’area di emergenza per arresto cardiocircolatorio. Sono dovuti intervenire i carabinieri per sedare gli animi.

Nessuna lesione al personale medico, solo danni materiali alla porta della sala rossa e a quella di separazione fra la sala verde e il corridoio.

Si tratta della seconda aggressione in una settimana, dopo quella avvenuta nel reparto di Radiologia dell’ospedale Villa Sofia e quella di ieri all‘ospedale Civico.

Aggredite due guardie giurate a Villa Sofia

Due guardie giurate sono state aggredite ieri sera nell’area d’emergenza dell’ospedale Villa Sofia a Palermo. Ad aggredire i vigilanti una donna di 38 anni, figlia di una paziente ricoverata.

Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno denunciato la donna accusata di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.  I familiari della paziente, entrata in pronto soccorso verso le 19 accusando alcuni dolori al petto, avrebbero iniziato spazientirsi sostenendo che i medici la stessero trascurando.

Il marito e i figli, tra i quali la 38enne poi denunciata, avrebbero preteso di accedere all’area del triage per parlare con i sanitari. Le regole però, data l’emergenza Covid-19, consentono l’accesso solo ai pazienti o, se necessario, ad eventuali accompagnatori.

Le due guardie giurate avrebbero cercato di contenere l’ira dei familiari invitandoli a uscire. Secondo una prima ricostruzione la 38enne e la stessa madre in attesa di cure avrebbero iniziato a inveire contro i due dipendenti della Mondialpol e a spintonarli, colpendone uno con un pugno in faccia e con un calcio nel basso ventre. In pochi secondi si è scatenato un parapiglia poi sedato con l’intervento delle volanti.

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