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Rassegna Stampa: 66 anni dopo, tanta commozione ai funerali di “Lucietta” a Montedoro

Carmelo Locurto - La Sicilia

Rassegna Stampa: 66 anni dopo, tanta commozione ai funerali di “Lucietta” a Montedoro

Gio, 29/07/2021 - 13:19

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A distanza di 66 anni dalla sua misteriosa uccisione – ancor oggi al centro di indagini da parte della Procura – ieri pomeriggio a Montedoro si sono svolti in Chiesa i funerali di Lucia Mantione che, a differenza di quanto avvenne nel lontano 1955, all’epoca non fu possibile celebrare. Le spoglie mortali della tredicenne, contenute in una cassetta, sono state collocate all’interno di una bara bianca. A celebrare i funerali sono stati il vicario generale della Diocesi di Caltanissetta, padre Onofrio Castelli, assieme ai parroci Massimiliano Novembre e Salvatore Lo Vetere.

Presenti le massime autorità militari, civile e religiose, tra cui il colonnello dei Carabinieri Baldassare Daidone, rappresentanti della Prefettura, oltre al sindaco Renzo Bufalino. Toccante la cerimonia che, a distanza di 66 anni, ha permesso alle spoglie mortali di Lucia di avere quel funerale e quella benedizione che non ebbero in quel freddo gennaio di 66 anni fa quando, ritrovata cadavere (alcuni giorni dopo la sua scomparsa) in un casolare di campagna, non gli fu riservato alcun rito religioso in chiesa venendo frettolosamente seppellita nel cimitero, in quanto l’allora parroco di Montedoro negò la benedizione alla piccola salma e la celebrazione dei funerali religiosi in chiesa.

Una vicenda allora chiusa forse troppo frettolosamente che, tuttavia, grazie alla caparbia insistenza di Federico Messana e di suo fratello Calogero, è stata riaperta. Lo scorso anno le spoglie mortali di Lucia, su disposizione della Procura della Repubblica, sono state prelevate dall’originaria sepoltura poiché è stato riaperto il fascicolo d’indagine relativo alla sua tragica morte per vedere di dare un nome e un volto a chi l’ha uccisa, anche attraverso l’esame del Dna.

E ieri, in attesa di saperne di più sull’esito di queste indagini, s’è celebrato un funerale che ha rappresentato per tutta la comunità montedorese un momento di riconciliazione religiosa e civile con Lucia Mantione. Una vicenda che, a distanza, di tanti anni, resta comunque avvolta nel mistero. Subito dopo il funerale, la cassetta contenente le spoglie mortali della tredicenne montedorese è stata portata al cimitero nello spazio messo a disposizione dall’amministrazione comunale su richiesta di Rosa Alba e Calogero Messana nel quale è stato realizzato un monumento funebre destinato ad accoglierne i resti e per il quale lo stesso Messana aveva avviato una raccolta di fondi che ha permesso di mettere insieme la somma di 1.750 euro

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