L’associazione dei donatori di sangue dell’Avis si prepara e si organizza per affrontare i difficili mesi estivi, in tema di donazione di sangue, pensando pure ai donatori. Anche se quest’anno fino ad ora non c’è una particolare emergenza, luglio ed agosto sono mesi complicati, in cui tradizionalmente manca il sangue e gli appelli aumentano.
Prima di andare in vacanza l’appello è di recarsi al centro trasfusionale dell’ospedale Sant’Elia ed effettuare la donazione di sangue, per consentire un’estate tranquilla e serena anche a chi in questo momento necessita di sangue. L’Avis, i cui numeri sono in costante aumento, è al lavoro con tutto il consiglio direttivo per reperire nuove sacche di sangue. Il nuovo consiglio direttivo appena eletto a tal proposito è molto attivo e propositivo.
«L’estate ma soprattutto luglio ed agosto sono mesi difficili – afferma Gaetano Giambusso, presidente Avis Caltanissetta – e noi stiamo provando a prevenire la tradizionale carenza di sangue, per evitare le emergenze. Dal centro trasfusionale non arrivano al momento particolari appelli. Noi in questo momento stiamo sensibilizzando lo zoccolo duro dei nostri donatori, tante famiglie oramai sono diventate donatori assidui e periodici. Si è sviluppato un grande senso di appartenenza e di partecipazione. Per questo motivo abbiamo voluto donare tutti i nostri donatori Avis una borsa frigo, un cuscino mare e un palloncino per i bambini, proprio per quel concetto di famiglia che abbiamo».
L’Avis che ha potenziato la propria attività anche grazie all’aiuto del servizio civile con Fiorella Mattina che dal 30 maggio ha preso servizio. Centro Avis che ora resta aperta dalle ore 8.15 alle 13.15 dal lunedì al sabato. «Siamo un punto di riferimento – continua Giambusso – pur essendo nati da poco tempo. Quest’anno abbiamo avuto 18 richieste per il servizio civile, il bando ha premiato Fiorella Mattina, una ragazza molto preparata, a cui manca pochissimo per laurearsi, ma dedita pure all’associazionismo e al volontariato, che ci sta dando una grande mano».
E sicomincia a programmare le attività di settembre, compresa la campagna scolastica: «Veniamo da 18 mesi difficili – conclude Giambusso – in cui la pandemia ci ha tanto limitati. Adesso in vista della riapertura ci stiamo riorganizzando per avviare le nostre iniziative. È chiaro che le donazioni dei giovani, degli studenti ci stanno mancando tanto. I nostri giovani che conclusi gli studi superiori vanno via per proseguire i propri studi universitari, ecco perché ultimamente è cresciuta l’età media dei nostri donatori, intorno ai 35/40 anni».
