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Caltanissetta, Criticità al centro Quarantena di Pian del Lago: associazioni incontrano Questura e Prefettura

Redazione 2

Caltanissetta, Criticità al centro Quarantena di Pian del Lago: associazioni incontrano Questura e Prefettura

Lun, 31/05/2021 - 12:13

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La Prefettura e la Questura di Caltanissetta hanno accolto la richiesta di un incontro avanzato da alcune associazioni del territorio al fine di valutare le criticità del centro quarantena per stranieri di Pian del Lago.

L’invito al dialogo è stato rivolto da Federazione Provinciale stranieri e immigrati –CNL, MO.V.I. di Caltanissetta, “Casa delle Culture e del Volontariato”, “Caltanissetta Antirazzista” e Ass.ne Migranti Solidali.

I referenti per la Federazione provinciale stranieri e immigrati (CNL) Delia Perricone e per il Movi Filippo Maritato hanno incontrato prima il Questore Emanuele Ricifari e il dirigente dell’Ufficio Immigrazione Fabio Lacagnina e, in un secondo incontro, il Vicario del Prefetto Massimo Signorelli e la Dottoressa Rita Leone

“Le autorità – ha spiegato Delia Perricone e Filippo Maritato – hanno riferito di valutare la possibilità di interventi di adeguamento strutturale al fine di “compartimentare” gli alloggi e quindi delimitare e restringere le aree comuni, interventi che come indicato nel documento, non sono stati effettuati all’inizio della “conversione” del centro.

Non è comunque esclusa da parte degli organi istituzionali competenti la possibilità di disporre e/o individuare un altro sito adeguato alla quarantena, così come richiesto.

Tale scelta sarebbe certamente auspicabile tenuto conto che oggi eventuali interventi potrebbero ripercuotersi sull’attività lavorativa degli operatori della Cooperativa. Inoltre è stato fatto presente che la centralità della Provincia di Caltanissetta non può essere l’unico requisito da apprezzarsi per una scelta così delicata.

Decentrare il centro quarantena in strutture idonee non vanificherebbe l’obiettivo nè comporterebbe eventuali disagi.

Per quanto riguarda invece la questione avente ad oggetto il diritto a formalizzare la domanda di protezione internazionale, è stato manifestato l’impegno a valutare e attivare le modalità per consentirne la procedura.

La delegazione esprime apprezzamento per la volontà di confronto manifestata dalle Istituzioni e ritiene necessario garantire un dialogo in quanto solo a seguito di un intervento degli organi istituzionali competenti potranno superarsi le criticità segnalate.

Pur dando atto dell’impegno e dell’interesse mostrato alla risoluzione della questione sia dalla Prefettura che dalla Questura, ad oggi per gli stranieri presenti sono già trascorsi circa 28 giorni di quarantena e ciò, verosimilmente, a causa delle conseguenze segnalate nel documento, ossia per l’inevitabile contatto con uno o più soggetti positivi.

Continuiamo – hanno concluso i due referenti Maritato e Perricone – ad affermare che la limitazione della libertà personale è legittimamente realizzabile in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge, in questo caso dalla necessità di trascorrere il periodo di quarantena, secondo una modulazione dei tempi rigidamente predeterminata.

Ne consegue che in virtù del rango costituzionale (art. 13 Cost.) e della natura inviolabile del diritto, l’autorità amministrativa deve porre in essere tutte le condizioni affinché tale limitazione rimanga ancorata al più breve tempo stabilito dalla legge e rimuovere tutti quegli ostacoli che possano eventualmente impedirlo”.

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