Salute

Rassegna Stampa. Dopo 38 giorni Caltanissetta esce dal “profondo rosso”

Redazione

Rassegna Stampa. Dopo 38 giorni Caltanissetta esce dal “profondo rosso”

In base ai dati dei positivi di ieri (18) nell’ultima settimana ci sono stati 102 casi e la soglia limite è 150
Mer, 21/04/2021 - 12:04

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Finalmente: dopo 38 giorni Caltanissetta
potrà lasciare la “zona rossa” ed
equipararsi al resto del territorio isolano
che sta mantenendo la colorazione
arancione. La certezza che l’in –
cubo stia per finire è arrivata ieri sera,
dopo che l’Asp ha diffuso i dati dei
contagi da Covid-19 nelle ultime 24
ore da cui si evince che a Caltanissetta
se ne sono registrati 18. E siccome abbiamo
imparato a fare il calcolo di come
si può finire in “zona rossa”, abbiamo
riscontrato che negli ultimi 7
giorni (da mercoledì 14 a ieri, 20 aprile)
i contagi a Caltanissetta sono stati
complessivamente 102, al di sotto della
soglia minima di 150 casi che avrebbe
fatto scattare il prolungamento
del provvedimento restrittivo.
Considerato che l’ultimo provvedimento
di “zona rossa” emanato il 14
aprile faceva riferimento ai contagi
registratisi in città dal 7 al 13 aprile,
abbiamo sommato i casi di contagio
comunicati dall’Asp nelle serate del
14 aprile (31 casi), di giorno 15 (16), del
16 (12), del 17 (6), del 18 (4) e del 19 aprile
(15), per un totale di 84 casi in 6 giorni.
Aggiungendo i contagi ufficializzati
ieri sera dall’Asp (18), abbiamo potuto
rilevare che negli ultimi 7 giorni
da monitorare i casi sono stati appunto
102.


Il mancato prolungamento delle
restrizioni consentirà ai commercianti
di tornare a lavorare da venerdì,
visto che l’attuale “zona rossa” è
vigente sino a domani.
Resta invece problematico e di difficile
soluzione il problema delle
scuole che da lunedì scorso sono state
riaperte per gli alunni dell’infanzia,
delle classi elementari e della prima
classe di scuola media. Come è noto,
tramite una petizione portata avanti
tramite facebook, sarebbero state oltre
2.000 le adesioni di genitori nisseni
che chiedono di poter continuare a
salvaguardare i propri figli, in quanto
considerano la scuola (ma soprattutto
la socializzazione tra i ragazzi
fuori dalle aule) un pericoloso veicolo
di contagio. E il malumore si accentuerà
ancora di più da lunedì prossimo,
quando è prevista la didattica in
presenza alternata (al 50%) nelle
scuole di ogni ordine e grado.

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