Salute

Rassegna stampa. Caltanissetta, molti studenti sono rimasti a casa: “Meglio la didattica a distanza”

Redazione

Rassegna stampa. Caltanissetta, molti studenti sono rimasti a casa: “Meglio la didattica a distanza”

Mar, 27/04/2021 - 10:08

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CALTANISSETTA – Aule semideserte anche ieri a Caltanissetta a seguito della assenza della maggior parte degli studenti, molti dei quali hanno preferito aspettare l’incontro “chiarificatore” che è stato favorito dal sindaco Roberto Gambino e che dovrebbe avvenire domani pomeriggio con il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Barbara Floridia: molti ragazzi hanno così preferito rimanere a casa, senza però assicurare la loro presenza con i docenti attuando il metodo della didattica a distanza, e quindi aderendo alla protesta che è stata avviata venerdì scorso dai responsabili della Rete degli studenti nisseni.

«Continua a proporsi la didattica mista, cioè una metà degli studenti a fare lezione in classe e l’altra metà a distanza – ha ribadito anche ieri Gabriele Buscarino, che fa parte della Rete degli studenti assieme Federica Rizzo ed Andrea Alaimo – ma non ci sentiamo sicuri poiché abbiamo notizia che sono aumentati i contagi ed andare in classe può nuocere alla nostra salute. La nostra intenzione è quella di continuare a fare la didattica a distanza sino alla fine dell’anno scolastico, che dovrebbe ormai avvenire tra pochissime settimane …».

«In molti si sono assentati anche oggi – ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero “Di Rocco”, Giusy Terranova – le classi sono semivuote, e solo 300 ragazzi si sono presentati in classe: ma ciò è avvenuto anche perché stanno effettuando le prove Invalsi 2021. Nelle altre classi la loro presenza è stata davvero esigua: quelli assenti, ed in particolare i pendolari che arrivano in città da altri Comuni, hanno fatto sapere che sono molto preoccupati per i contagi, e soprattutto per quelli che possono verificarsi sui mezzi pubblici, dove il numero dei viaggiatori è sempre elevato per consentire le norme di sicurezza personale. Da segnalare inoltre che nel nostro istituto, che annovera 830 iscritti, abbiamo un buon numero di disabili (in tutto 62) che comunque fanno in modo di essere per la maggior parte sempre presenti».

«Gli studenti che vogliono fare lezione in presenza per ora sono pochi – ha riferito la dirigente del Liceo Classico “Ruggero Settimo”, Irene Collerone – su 570 iscritti, invece del 75% abbiamo registrato una partecipazione del 13%, mentre diversi sono stati quelli che hanno partecipato alle lezioni a distanza. Speriamo vada meglio nell’immediato futuro …».

«Da noi la presenza dei ragazzi è stata particolarmente numerosa – ha detto Mario Cassetti, dirigente dell’Istituto “Vittorio Veneto”, che comprende le scuole “San Giusto”, “Santa Barbara”, “Angeli” e “Santa Lucia” – poiché in classe abbiamo registrato una media del 50% di scolari e studenti che, sui 690 iscritti, hanno seguito le lezioni di persona. E ciò è dovuto anche al fatto che giovedì, venerdì e sabato, abbiamo potuto fare i tamponi sia ai nostri ragazzi ed anche ai docenti ed al personale scolastico, che sono risultati tutti negativi al covid. Gli scrutini? Pensiamo di poterli fare regolarmente e di valutare meglio i ragazzi rispetto allo scorso anno, anche perché nel frattempo abbiamo avuto la possibilità di valutarli meglio».

«Al “Juvara-Manzoni” i presenti sono stati pochi, anzi pochissimi, una trentina su 650 – dice la dirigente Agata Rita Galfano – e questo perché sono molto preoccupati per il diffondersi del covid ed anche perché hanno partecipato compatti allo sciopero proclamato dalla Rete degli Studenti. Abbiamo pure ricevuto molte richieste di esonero per la didattica in presenza, richieste che sono state motivate da motivi di salute per loro o per i loro familiari. Il “tira e molla” registratosi in questi ultimi mesi ha procurato un ulteriore disagio agli studenti. Per quanto riguarda gli scrutini ritengo che le valutazioni che dovranno essere fatte dai docenti terranno conto di tutto quello che sta accadendo, anche se penso che abbiamo ormai tutti gli elementi per fare le valutazioni sul profitto dimostrato dai nostri studenti».

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