L’Ufficio Tributi si appresta a inviare ai contribuenti nisseni gli avvisi bonari per il pagamento della Tari 2021, determinata in base alla tariffe determinate dal Consiglio comunale il 28 settembre dello scorso anno. La tassa rifiuti per i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti urbani si compone di una parte variabile – determinata dal numero degli occupanti (per le utenze domestiche) e codice ateco (utenze non domestiche) – e di una parte fissa, ottenuta moltiplicando la tariffa per la superficie calpestabile.
Gli avvisi di pagamento vengono inviati (tramite il servizio postale o in formato elettronico), ai cittadini che hanno presentato dichiarazione di occupazione e il pagamento potrà essere eseguito negli uffici postali, in banca, tramite il sistema F24Pay con addebito su carta di credito o sul conto mediante il circuito interbancario MyBank. L’Ufficio Tributi fa sapere che informazioni, chiarimenti sugli avvisi recapitato potranno essere richiesti scrivendo all’indirizzo “tributi.caltanissetta@maggioli.it”, specificando le generalità del contribuente e le richieste, oppure chiamando i numeri telefonici indicati nel sito istituzionale del Comune, o ancora tramite “pec” all’indirizzo protocollo@pec.comune.caltanissetta.it
Nell’avviso viene comunicato che il pagamento può avvenire in unica soluzione il 16 giugno o in tre rate (16 marzo, 16 luglio e 16 novembre). «Non abbiamo voluto inviare gli avvisi – precisa l’assessore ai Tributi Luciana Camizzi – durante il periodo di “zona rossa” per evitare che le persone uscissero di casa. Per cui la rata del 16 marzo potrà essere pagata entro dieci giorni dalla ricezione dell’avviso senza interessi e sanzioni. Inoltre che per i soggetti più colpiti dalla crisi, le scadenze della Tari 2021 sono quattro: il 16 giugno, 16 settembre, 16 ottobre e 16 novembre».
Contestualmente all’approvazione della tariffa per il 2021, l’Amministrazione comunale determinerà le riduzioni sulla parte variabile della Tari per le attività economiche direttamente ed indirettamente colpite dalla crisi e limitate non solo al periodo di chiusura, ma ad un periodo più ampio per aiutare la ripartenza delle attività in sofferenza o carenza di liquidità. Gli assessori Frangiamone e Camizzi anticipano che stanno valutando anche la possibilità di sgravi per i soggetti economicamente più deboli, con una fascia di reddito più bassa.
«Con il regolamento entrato in vigore l’1 gennaio – aggiungono Marcello Frangiamone (assessore all’Ambiente) e Luciana Camizzi (Tributi) – abbiamo approvato svariati incentivi per le utenze domestiche che conferiscono rifiuti differenziati nel Ccr di contrada Cammarella e nelle isole ecologiche mobili. Dall’inizio di quest’anno sarà riconosciuto un incentivo fino al 60% della parte variabile della tariffa, e sarà attuata una progressiva riduzione del valore attualmente riconosciuto alle varie tipologie di rifiuto.
Alle utenze non domestiche che producono o distribuiscono beni alimentari e che cedono gratuitamente le eccedenze alimentari ad associazioni assistenziali o di volontariato da distribuire poi a soggetti bisognosi, è stata prevista la riduzione fino al 30% della parte variabile della tariffa Tari. Saranno previste agevolazioni pure per le famiglie che hanno figli fuori sede per motivi di studio, assenti per un periodo superiore a 183 giorni i quali non verranno tenuti in conto nel calcolo della parte variabile della tariffa a condizione che venga presentata una dichiarazione corredata dal contratto di affitto registrato, dalla ricevuta del pagamento delle tasse universitarie, o eventuali altre ricevute di pagamento».
Infine, i due assessori fanno sapere che è previsto anche l’aumento a 300 euro per tre annualità per i contribuenti che decideranno di adottare in via definitiva un cane assegnato al canile convenzionato, e che – allo scopo di scoraggiare il gioco di azzardo attraverso l’uso di slot machine o dispositivi analoghi – verrà applicata per due anni la riduzione del 40% della parte variabile della tariffa ai bar e alle tabaccherie che li dismetteranno.
«Ai titolari di nuove attività di commercio e artigianato nonché per la somministrazione di alimenti e bevande svolte in locali di superficie non superiore a 100 metri quadrati – concludono – verrà riconosciuta per i primi due anni una riduzione del 50% della parte variabile della tariffa, mentre alle abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora all’estero per più di sei mesi all’anno verrà applicata la riduzione del 30% (prima era del 20%)».

