CALTANISSETTA – E’ cambiato il gestore della piattaforma della zona industriale di San Cataldo Scalo nella quale il Comune di Caltanissetta conferisce la carta, il cartone, la plastica e il vetro raccolti con la differenziata. Il gestore non è più la Sicula Ciclat, posta in liquidazione, ma la Coopservice società cooperativa di Siracusa, che ha preso in affitto la piattaforma della zona industriale di San Cataldo destinata proprio al conferimento della carta, cartone, plastica e vetro della differenziata.
Il cambio del gestore non ha avuto comunque conseguenze per la prosecuzione del conferimento della differenziata raccolta a Caltanissetta nella piattaforma della zona industriale di San Cataldo Scalo, perché la Coopservice è subentrata nei rapporti previsti dal contratto precedentemente stipulato dal Comune con la Sicula Ciclat agli stessi patti e condizioni.
E’ solo cambiato il gestore. Tanto è vero che il Comune ha già disposto il pagamento a favore della Coopservice per i conferimenti della differenziata dei mesi di novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021 nel rispetto delle precedenti condizioni. Per i tre mesi ha disposto il pagamento della somma di 98.242,37 euro, risultante dai conteggi effettuati.
Si tratta di somme che fanno parte del costo del servizio di igiene cittadina e gravano interamente sui contribuenti ma che dovrebbero essere ridotte, anche se parzialmente, con gli introiti che il Comune riceve con il contributo del Conai (il Consorzio nazionale imballaggi) per il recupero, il riciclo e la gestione dei rifiuti del quale, invece, non si hanno notizie.
Mentre per il conferimento dell’umido che il Comune di Caltanissetta effettua nella discarica Timpazzo di Gela il costo è di 140 euro a tonnellata. I Comuni soci che conferiscono l’umido a Timpazzo pagano invece 75 euro a tonnellata, ridotti a 65 euro se pagano entro 30 giorni. Il Comune di Caltanissetta paga invece quasi il doppio.
Nel frattempo la percentuale della differenziata raccolta in città è al 58,32% secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dalla Regione. Se Caltanissetta avesse raggiunto il 65% avrebbe avuto diritto all’assegnazione del contributo regionale, con la conseguente riduzione del costo del servizio di igiene, a tutto vantaggio dei cittadini che pagherebbero di meno per la Tari.

