Salute

Sicilia in zona rossa ed anche … rossi di rabbia per l’inciviltà di tanti

Sergio Cirlinci

Sicilia in zona rossa ed anche … rossi di rabbia per l’inciviltà di tanti

Sab, 16/01/2021 - 11:30

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Sono siciliano e sono rosso, rosso anche di rabbia. Se da un lato capisco le parole del sindaco Gambino quando dice che non possiamo pagare colpe altrui, dall’altro comprendo anche il governatore Musumeci che si rende probabilmente conto che avere una regione a macchia di leopardo potrebbe non attenuare la diffusione del virus. Sarà consentito infatti muoversi per motivi di lavoro, salute e necessità, la circolazione, anche se ridotta, avverrà comunque; ad esempio da noi giungono, per lavoro o salute tantissime persone da fuori città, che magari sono già “rossi di loro” e se solo non lo fossimo, ci sarebbe probabilmente un motivo in più, la scusa della necessità per comprare qualcosa che da loro non trovano, con la conseguenza che ciò non farebbe altro che metterci maggiormente a rischio.

Penso siano anche queste le motivazioni che hanno indotto il governatore Musumeci a chiedere il rosso per tutti. Adesso però verrebbe facile attaccare il governo regionale, così come in questi mesi molti hanno fatto con il governo centrale, ma sarebbe ingiusto, anche se bisogna ammettere che qualche errore si è fatto a tutti i livelli, ma con il senno di poi siamo tutti bravi. Paghiamo anche e purtroppo, è inutile nasconderlo, l’irresponsabilità di tanti che non sanno che vuol dire buon senso e rispetto delle regole. Se Caltanissetta, dal confronto contagi, ne esce meglio, (ieri 20), probabilmente è perchè il virus da noi è meno presente o perchè siamo stati un po’ più fortunati, non certo perchè siamo stati più disciplinati di altri, forse lo siamo stati un po’ di più, ma poco e non certo tutti. Alla luce dei fatti, forse dovevamo essere meno “omertosi”, avremmo dovuto segnalare a chi di competenza e non solo sui social, riunioni familiari “allargate”, feste e festini, ma si sa da noi “nuddru vidi e nuddru senti” e poi vuoi passare per infame?., no, non è “cosa nostra”.

Molti invece, nel rispetto delle regole, hanno fatto cene con massimo sei persone e rientri alle 22.00 anche il 24 ed il 31 dicembre, come da indicazioni. Sarebbe ipocrisia negarlo o probabilmente si era ciechi e sordi, ma lo sappiamo che si son fatte feste e festini con annessi accampamenti notturni, come ci sono stati e ci sono anche gli assembramenti, alcune foto pubblicate sui social, riprese anche da alcuni giornali lo hanno ampiamente dimostrato; non sono mancate neanche le partitelle nelle piazze e cortili e tanto altro ancora….ma si sa “i carusi un si punu teniri nchiusi”, però poi ci lamentiamo della scuola. Comunque a soffrire saranno i cittadini che si sono sacrificati e che continuano a farlo, che sono stati rispettosi e che lo saranno; soffriranno meno gli irresponsabili che, anche se con qualche difficoltà in più, adesso dovranno trovarsi un motivo/scusa per far come hanno sempre fatto, siamo maestri nel “fatta la legge, trovato l’inganno”.

In questi giorno di rosso natalizio, di scuse, spesso inventate, per trasgredire ne abbiamo sentite di ogni genere: “sono dovuto uscire per andare in farmacia”…”son dovuto andare a trovare un genitore che stava male”…”son andato a portare un qualcosa di urgente a qualcuno” etc etc.. Spero stavolta in controlli più incisivi, come si è visto non siamo degni di meritarci fiducia. Sicuramente però a soffrire ancor di più saranno i commercianti e tutti quei lavoratori che giornalmente escono per “andarsi a guadagnare il pane” che, già provati da circa un anno tra chiusure e riaperture, vedranno compromesso non solo l’immediato guadagno, ma probabilmente il loro futuro lavorativo.

Spero soltanto che i ristori siano corposi e veloci ma soprattutto che i nostri politici la smettano di litigare per fini personali e sete di potere; adesso, cari politici tutti, fate le persone serie…se veramente avete a cuore l’Italia e gli italiani, ed anche i fans facciano loro capire che è il momento di essere uniti; gli italiani siamo stanchi di gente arrivista, egoista e prepotente. Salvate gli italiani da una crisi economica e sociale che sta devastando il paese, che sta mettendo a rischio il futuro delle nuove generazioni ed anche di chi pensava di essere al sicuro, poi quando lo tsunami si sarà calmato, allora tornate a scontrarvi e noi cittadini con voi. Un pensierino finale, non poteva mancare, a tutti i “fenomeni” che hanno trasgredito e reso possibile ciò con i loro irresponsabili comportamenti, ma anche a coloro che in questi mesi, per meri scopi personali, hanno lanciato messaggi di strafottenza invitando anche a trasgredire e a ribellarsi, pubblicando foto di gite fuori porta, di aperitivi vari, foto spesso accompagnate da classiche frasi di sfottò rivolti a chi invece suggerisce prudenza.

A tutti questi incoscienti dico soltanto di avere adesso la dignità di tacere, di non accusare nessuno, di non parlare di dittatura, di scappati di casa, di ipocondriaci, di allarmisti, di invenzione, di complotti vari e di tutte le fesserie che son riusciti ad inventarsi in questi mesi. Si vergognino e chiedano scusa, sono loro i maggiori colpevoli di questa zona rossa, non c’è neanche la Campania, pensate un po’, non me ne vogliano i campani, che vengono spesso descritti come “indisciplinati”.

Signori, si fa per dire, ogni giorno quando accenderete la tv, quando leggerete i giornali o starete sui social a pontificare o ad accusare questo o quell’altro politico, pensate alla vostra inciviltà, vergognatevi e ricordatevi che mentre voi avete sicuramente il vostro stipendio assicurato che vi consente di mangiare, di scaldare la casa e siete pure fortunati nel godere di ottima salute, c’è tanta gente che, ripeto per colpa vostra, del vostro egoismo e strafottenza, si deve umiliare nel chiedere un sostegno economico o dar fondo a qualche piccola riserva economica se c’è per far mangiare la famiglia e per scaldarla, per non parlare poi di chi è ricoverato in ospedale o è passata a miglior vita. Se poi non siete neanche tranquilli economicamente e non godete neanche di buona salute….beh, allora non trovo parole che vi possano identificare, o meglio ci sono, ma non posso certo scriverle….le lascio alla vostra fantasia.

Sono rosso, non ne ho colpa, ma pago l’inciviltà di tanti. Ad Maiora