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Rassegna Stampa. Caltanissetta, nuovo ricorso al TAR per gli alloggi del “Piano Geraci”

Redazione 2

Rassegna Stampa. Caltanissetta, nuovo ricorso al TAR per gli alloggi del “Piano Geraci”

Sab, 02/01/2021 - 09:25

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Continua la storia infinita della determinazione del prezzo di cessione dei 172 alloggi di edilizia agevolata realizzati nel cosiddetto “Piano Geraci” di contrada Balate a Caltanissetta.

Sembrava che tutto fosse stato definito con la delibera del consiglio comunale del settembre dello scorso anno con la quale sono stati fissati criteri e modalità per determinare i prezzi di cessione degli alloggi ed ecco che è stato ora presentato un nuovo ricorso al Tar di Palermo davanti al quale la delibera è stata impugnata per presunte illegittimità che sarebbero state commesse. Si allunga una storia che ha avuto inizio il 31 gennaio 1976 quando fu sottoscritta la convenzione tra il Comune e l’impresa Luigi Geraci per la realizzazione degli alloggi.

Il ricorso è stato presentato dalla So.Gi.M. (società generale immobiliare SpA in liquidazione) che ha chiesto al Tar di Palermo “l’annullamento previa sospensione o adozione di misure cautelari idonee della delibera del consiglio comunale di Caltanissetta n. 35 del 28 settembre 2020, dell’istruttoria degli uffici preposti, dell’integrazione (e dello schema di convenzione integrativa) della convenzione n. 1201 del 31 gennaio 1976 stipulata tra il Comune di Caltanissetta e il geom. Luigi Geraci, nonché ogni altro atto o provvedimento presupposto, annesso e conseguenziale”.

Il ricorso al Tar è già stato notificato al Comune che ha deciso di opporsi e ha affidato l’incarico della sua difesa all’avv. Giovanni Immordino del foro di Palermo con il quale ha concordato un onorario di 11mila 311euro. Da ultimo è stato il Consiglio di giustizia amministrativa ad occuparsi della vicenda della determinazione dei prezzi di cessione degli alloggi realizzati dall’impresa Luigi Geraci.

E’ successo che il Tar aveva accolto il ricorso presentato da 32 assegnatari degli alloggi e aveva imposto al Comune di determinare i prezzi di cessione degli alloggi per come previsto dalla convenzione a suo tempo stipulata. Il Comune non adempì malgrado le diffide ad adoperarsi per ottemperare al giudizio del Tar notificate dai ricorrenti che presentarono successivamente al Cga ricorso contro “l’illegit – timità del silenzio del Comune”.

E il Cga accolse il ricorso e dispose al Comune di adempiere immediatamente.

Nel frattempo, comunque, il Consiglio comunale stabilì modalità e criteri da seguire per la determinazione dei prezzi di cessione per gli alloggi per cui il problema sembrò fosse stato risolto. Ora il discorso è stato riaperto con il ricorso al Tar della So.Gi.M. che ha impugnato la delibera.

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