Effetti concentrici, cerchi che increspano l’apparente stagno in cui ha prosperato il caporalato e le violenze che hanno generato l’omicidio di Siddique Adnan.
Sul tema è tornato il questore di Caltanissetta, Emanuele Racifari, parlando del delitto che ha scosso profondamente la comunità nissena. Un crimine dalle tentacolari diramazioni al centro di investigazioni ed indagini: “L’operazione Attila, culminata con 11 misure di custodia cautelare è senz’altro l’inchiesta più importante portata a termine quest’anno da polizia e carabinieri sul territorio nisseno. Riveste uno spessore di grande significato sociale per gli interessi che è andata a colpire e perché lo Stato ha dimostrato di essere compatto nella lotta a questo grave fenomeno”.
Ricifari, con le sue parole sottolinea, l’attenzione riservata a questo assassinio ed al contesto di disagio sociale che lo ha generato: “Coloro i quali si sono approfittati non avranno scampo in questo 2021. E’ intollerabile che imprenditori italiani sfruttino altre persone in maniera bieca, incivile e criminale. Gli presenteremo il conto. E’ un giuramento che facciamo ai cittadini nisseni. L’impegno della polizia sarà profuso anche su altri reati e fenomeni tradizionali”.