Salute

Caltanissetta. Covid, commercio in ginocchio e la protesta “va in vetrina”

Redazione 2

Caltanissetta. Covid, commercio in ginocchio e la protesta “va in vetrina”

Lun, 18/01/2021 - 19:59

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La nuova assegnazione della Zona Rossa a tutta la Sicilia è sembrata l’ennesima “sberla” a un settore economico ormai in ginocchio.

Le scuole riaprono i cancelli, una lunga lista di negozi che vendono “beni di prima necessità” rimangono a disposizione del pubblico e poche attività, invece, sono obbligate a chiudere. Un paradosso che sembra quasi una beffa quando si riflette sul fatto che la chiusura di attività legate all’abbigliamento, accessori e calzature arriva proprio all’inizio della stagione dei saldi.

E si accumula la merce in magazzino accanto a quella che era stata acquistata all’inizio della pandemia e rimasta appesa negli stand dei negozi chiusi per Lockdown.

In forma di protesta un imprenditore nisseno ha ricoperto le vetrine del suo negozio in via Togliatti con enormi manifesti – denuncia.

Non ci fanno vendere i capi in saldo perchè hanno messo in saldo la nostra dignità”.

“Visto che per lo stato non siamo indispensabili che lo facciano anche al pagamento delle tasse visto che la pressione fiscale sfiora il 68%”.

Siccome il virus è <<godereccio>> chiudiamo bar, ristoranti e negozi di abbigliamento”.

Frasi che sottolineano le differenza di trattamento tra imprenditori e l’inadeguatezza dei ristori concessi alle attività obbligate a chiudere senza concedere loro la possibilità di lavorare nel rispetto di tutte le normative di sicurezza per contenere il contagio del virus.