Quattro persone sono state arrestate a conclusione dell’indagine denominata ”Inferno”, eseguita dai carabinieri del Nas Carabinieri di Bologna, coadiuvati dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Modena e Reggio Emilia e del 13° Nucleo Elicotteri di Forl.
Ai domiciliari sono finiti il gestore di una struttura ricettiva per anziani e 3 collaboratrici, ritenuti responsabili di maltrattamento, omissione di soccorso e di esercizio abusivo della professione sanitaria.
L’attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna, Manuela Cavallo, ha consentito di individuare la sistematica e continuata modalità vessatoria, violenta, minacciosa e ingiuriosa con cui gli indagati trattavano i 9 anziani ospiti ultraottantenni della struttura, provvedendo altresì a somministrare terapie in assenza di prescrizione medica e di propria iniziativa.
L’indagine ha messo in luce, altresì, un episodio di omissione di soccorso nei confronti di un anziano ospite della casa famiglia, di 83 anni, poi deceduto per cause naturali, ricoverato lo scorso gennaio all’Ospedale di Bazzano per lesioni sospette tali da motivare una segnalazione da parte della direzione ospedaliera.
Proprio iniziando da quell’episodio, gli accertamenti si sono sviluppati durante il periodo di lockdown nazionale, monitorando prima la struttura attiva inizialmente in Valsamoggia (Bologna) e successivamente trasferita arbitrariamente presso un albergo di Zocca (Modena), a seguito dell’alienazione, da parte della titolare della casa famiglia, dell’immobile dove aveva sede l’attività.

